Dalle Soglie alle Costellazioni, l’universo interiore e infinito delle opere di Roberto Floreani

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(Adnkronos) – Roberto Floreani torna a Roma con una mostra alla Galleria Russo, dopo le esposizioni del 2014 e del 2018. Un nuovo appuntamento per l'artista che quest'anno festeggia il quarantennale dalla sua prima personale, nel 1985, ed è attualmente protagonista anche al Museo Diocesano di Vicenza con la grande mostra titolata 'Soglie: Tempo del prima – Tempo del poi', dove sono esposte una settantina di opere degli ultimi anni, in gran parte caratterizzate dal 'Concentrico', divenuto la cifra distintiva della sua ricerca, fin dalla mostra del 2003 'Ritorno all'Angelo' al Museo Revoltella di Trieste. La mostra di Vicenza è stata prorogata fino al 6 luglio, visto anche il significativo coinvolgimento di pubblico che si avvia verso le 10mila presenze. Floreani – Artista dell’Anno 2024, secondo il sondaggio nazionale della rivista Artuu – alla Galleria Russo espone la nuova serie titolata 'Costellazioni', frutto della sua più recente ricerca. Mostra che prevede un allestimento site-specific declinato in opere di formati differenti: anche in questo caso, come per la mostra 'Soglie' del Diocesano, è presente la componente installativa delegata alle opere-ambiente: tappeti che riportano i soggetti principali della ricerca di Floreani, dalle 'Soglie' alle 'Costellazioni' fino ai 'Ritmati'. "Le 'Soglie' e le 'Costellazioni' indagano sul medesimo rapporto dell'uomo con l'indefinito, con l'oltreluogo, finanche con lo spirituale. Ma se nelle 'Soglie' la ricerca si focalizza sul Sacro, sullo Spirituale, le 'Costellazioni' rappresentano una sorta di cosmogonìa, un'attrazione verso l'indistinto, verso la profondità abissale dell'infinito, dell'incommensurabile", dice Floreani all'Adnkronos. C'è un filo che lega le 'Soglie' alle 'Costellazioni' secondo il pensiero dell'artista che ritiene "l'opera d'arte come un potenziale veicolo per un messaggio di natura spirituale". Le opere sono caratterizzate dalla complessa tecnica pittorica di Floreani contraddistinta da una multiforme e sapiente stratificazione materica che vuole condurci in un viaggio nell'introspezione e nella profondità, in ascolto della nostra dimensione interiore, intima e riflessiva, che si rivela come "un prezioso antidoto al conformismo e al materialismo contemporanei", come sottolinea l'artista. La combinazione cromatica delle chiare basi terrose con campiture di nero, accompagnata dall'accensione cromatica delle geometrie fluide di Klein-blu, rossi e bianchi, accoglie lo sguardo in uno spazio infinito e indefinito di abissi siderali e distanze cosmiche. C'è spaesamento di fronte all'incommensurabile: desiderio di restare in quel blu di mistero, fascinazione e oscurità, nonché attrazione verso la luce esposta del bianco abbagliante. —culturawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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