Dazi in arrivo, è corsa all’oro: nuovo record sfonda i 3.148 dollari

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(Adnkronos) –
Non si arresta la corsa all'oro. Le crescenti preoccupazioni per l'impatto economico della guerra dei dazi del presidente americano Donald Trump spinge gli investitori che si stanno riversando sul metallo prezioso al ritmo più veloce dai tempi del Covid-19, tra. 
Oggi l'oro ha raggiunto la cifra record di 3.148,88 dollari l'oncia con un incremento del 19 per cento quest'anno (compresa la più forte performance trimestrale dal 1986) nell'ambito di quella che, scrive il Financial Times, appare la fuga più consistente mai registrata da asset di rifugio come i Treasury statunitensi e il contante. A impattare i listini del metallo giallo le nuove tariffe che Trump dovrebbe annunciare domani, in quello da lui stesso ribattezzato come 'giorno della liberazione'.  Molti economisti temono che la mossa possa colpire la crescita globale, innescando una ricerca di asset sicuri, si legge nell'articolo del quotidiano della City. “L'incertezza è uno dei fattori principali che ha portato a un rinnovato interesse per l'oro”, sottolinea Krishan Gopaul, analista senior del World Gold Council. “In questo momento – rileva – il mercato è caratterizzato da un generale sentimento di risk-off”. Tra i crescenti timori di una guerra commerciale globale, nel primo trimestre di quest'anno gli investitori hanno investito più di 19,2 miliardi di dollari in fondi negoziati in Borsa sostenuti dall'oro, la cifra più alta di sempre. Secondo un recente sondaggio della Bank of America sui gestori di fondi, la quantità di liquidità presente nei portafogli degli investitori, considerata un indicatore di cautela, ha registrato il maggior incremento mensile degli ultimi cinque anni.  
Le preoccupazioni per i dazi doganali hanno anche spinto un'enorme ondata di lingotti d'oro fisico a New York, dove le scorte sul Comex hanno raggiunto livelli record, anche se questo flusso ha recentemente iniziato a rallentare. A Wall Street intanto hanno prosperato i titoli più 'difensivi', considerati meno esposti alla crescita economica: i titoli del settore sanitario, come UnitedHealth e Hca Healthcare, sono saliti di oltre il 10% nell'ultimo mese, mentre il più ampio indice S&P 500 è sceso di quasi il 6%. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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