Gaza, Trump: “Occupazione Striscia? Dipende da Israele”

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(Adnkronos) – Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump non interferirà con i piani israeliani di occupare l'intera Striscia di Gaza. "Dipenderà in gran parte da Israele", ha detto infatti riguardo la proposta del primo ministro Benjamin Netanyahu (che dovrà ricevere l'approvazione definitiva del governo entro la fine della settimana) di prendere il controllo dell'intera enclave, anche se questo metterebbe in pericolo la vita degli ostaggi rimasti nelle zone non ancora conquistate dall'esercito. Il leader Usa ha quindi affermato che il suo obiettivo principale è quello di sfamare gli abitanti di Gaza "che evidentemente non se la passano molto bene con il cibo". Trump ha aggiunto che "Israele ci aiuterà in termini di distribuzione e anche di denaro, così come gli Stati arabi".   Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz prende intanto le difese del Capo di Stato Maggiore delle Idf, il Tenente Generale Eyal Zamir, accusato dal figlio del premier israeliano, Yair Netanyahu di essere dietro una "ribellione e un tentato colpo di stato militare". Nello stesso post su X, Netanyahu sembrava incolpare Katz, sottolineando che il Ministro della Difesa aveva scelto Zamir come capo delle Idf. "Sì, esattamente come scritto, ho raccomandato Eyal Zamir per la posizione di Capo di Stato Maggiore delle Idf, e il primo ministro e il governo hanno approvato la mia raccomandazione", afferma Katz, citato dal Times of Israel. "Credevo che, al bivio in cui si trovava l'Idf, lui fosse il candidato più adatto a rafforzare e guidare le forze di fronte alle numerose sfide per la sicurezza che ci attendono, grazie alla sua concezione della sicurezza, alle sue capacità e alla sua vasta esperienza". Ricordando i risultati ottenuti da Zamir nei cinque mesi trascorsi dal suo insediamento, Katz afferma che sotto la sua guida e quella della leadership politica, "l'Idf sta operando con forza e con una politica offensiva in Libano, Siria, Cisgiordania, Gaza e in altri teatri, e ci ha condotto a un attacco senza precedenti e vittorioso contro l'Iran". Quanto infine al suo disaccordo con la leadership politica sull'approccio migliore per Gaza, è "diritto e dovere del capo dell'Idf esprimere la propria posizione nella sede appropriata" e poi attuare qualsiasi decisione presa dai leader israeliani, indipendentemente dalle sue opinioni, "come è stato finora". Il ministro ha quindi sottolineato che, una volta che la classe politica avrà preso le decisioni, "le Idf le metteranno in atto". Ieri, il capo di stato maggiore delle Idf Eyal Zamir ha presentato al primo ministro Benjamin Netanyahu diversi piani per espandere gradualmente le operazioni militari nella Striscia di Gaza, volti a fornire al governo la possibilità di sospendere i combattimenti qualora riprendessero le trattative per la presa degli ostaggi.  La Difesa Civile di Gaza ha intanto denunciato la morte di 20 persone e il ferimento di decine di altre dopo che un camion carico di aiuti si è ribaltato sulla folla intorno alla mezzanotte.  "Il camion si è ribaltato mentre centinaia di civili attendevano aiuti alimentari nella zona di Nusseirat, nella parte centrale della Striscia", ha dichiarato all'Afp il portavoce della Protezione Civile Mahmoud Bassal, denunciando il fatto che "il camion era stato costretto dall'esercito israeliano a percorrere strade pericolose, precedentemente bombardate" e in pessime condizioni.   —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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