(Adnkronos) –
Dire che la riforma è un attentato alla Costituzione è "un'affermazione quasi schizofrenica". Così il ministro della Giustizia Carlo Nordio, alla 16esima edizione del 'Salone della Giustizia' in un 'face to face' con il direttore del 'Giornale' Alessandro Sallusti. Il ministro ha ricordato che "la Costituzione ha in sé il suo rimedio e prevede la possibilità di essere modificata". Nordio ha detto di augurarsi "che questa aggressività verbale, specie da parte della magistratura cessi e che la polemica sia pure accesa venga mantenuta in termini razionali, pacati e giuridici". "Da quando sono ministro sono abituato a sentirmi attribuire gli improperi più sciagurati, 'amico della mafia' quando proposi la limitazione delle intercettazioni, 'dei corrotti' quando ho ottenuto l'abolizione dell'abuso d'ufficio", ha affermato Nordio, aggiungendo che le accuse di attentare alla Costituzione sono "parole insignificanti che però in politica ci stanno. Quello che mi amareggia è che qualche volta queste accuse vengano da magistrati perché la giustizia non può essere strumentalizzata, addirittura prostituita per ragioni politiche. La giustizia sono lacrime e sangue dei cittadini". "Ammetto che questa riforma può creare perplessità perché è una novità assoluta – ha continuato – Auspico, supplico soprattutto la magistratura che, questo dibattito che ci sarà, acceso e polemico, non assuma caratteri degenerati". Rispondendo a una domanda sul caso Garlasco, il ministro della Giustizia ha affermato: "Senza entrare nel merito, i cittadini assistono a un paradosso, ci sono delle inchieste parallele, una si è conclusa anni fa e una persona ha subito anni di prigione, e un'inchiesta che adesso che va in una direzione opposta". "Non è responsabilità di nessuno perché ci sono processi e indagini che vanno avanti perché la verità non si è mai trovata", ha sottolineato il ministro secondo il quale "a un certo punto bisognerebbe avere il coraggio di arrendersi, è difficilissimo dopo 20-30 anni ricostruire una verità giudiziaria. Ricostruire fatti così risalenti nel tempo, specie quando coinvolgono indagini tecniche, non è cosa facile". "L'azione penale però è obbligatoria, i pm che stanno seguendo questa seconda inchiesta sono persone serissime, e se sorgono dubbi sulla colpevolezza del primo imputato è giusto indagare", ha concluso Nordio sottolineando di non conoscere "le carte" e di osservare solo una situazione per il cittadino "abbastanza paradossale".
—politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Home Notizie dall'Italia e dal mondo Giustizia, Nordio: “Riforma attentato alla Costituzione? Schizofrenia, Carta prevede modifica”













