(Adnkronos) – "Demoliremo il deep state". E' questo lo slogan-minaccia con cui Donald Trump, se sarà rieletto alla Casa Bianca, promette di smantellare intere porzioni del governo federale, perché infiltrato da forze ed individui che si sono opposti dall'interno al suo primo mandato, appunto il famigerato 'deep state' tanto caro ai complottisti, per poter avere mano libera nella sua seconda volta da presidente. Per farlo, spiega oggi la Cnn in un lungo articolo, l'ex presidente ha in programma di annullare protezioni dei dipendenti federali, che sono in vigore da oltre 140 anni. Trump ha già detto che intende fare in modo che "ogni dirigente possa essere licenziabile per volere del presidente degli Stati Uniti", con l'obiettivo di "prosciugare la palude" di Washington e trasferire fuori dalla capitale oltre 100mila posizioni federali. In realtà, oltre l'85% dei dipendenti federali Usa lavorano già fuori dalla capitale. Insomma, un piano per eliminare o smantellare interi dipartimenti federali, che sta ottenendo l'entusiastico appoggio dei sostenitori Maga dell'ex presidente. E che rischia, sottolineano esperti alla Cnn, di trasformare i dipendenti federali in una forza politicizzata al servizio del presidente. "Ristabilirò immediatamente il mio ordine esecutivo del 2020 per ristabilire l'autorità del presidente di rimuovere i burocrati canaglia, e userò in modo aggressivo questo potere", ha scritto sul sito della sua campagna Trump, riferendosi all'ordine con cui trasformava i ruoli dirigenziali di carriera in ruoli di nomina politica, una mossa allora condannata da decine di ex rappresentanti di amministrazioni sia democratiche che repubblicane che avvisarono come questa potesse "danneggiare a lungo termine istituzioni chiave del nostro governo". Allora l'ordine ebbe in piccolo impatto, perché poco dopo Trump perse le elezioni e fu annullato da Joe Biden subito dopo il suo insediamento. Ma in caso di sua vittoria alle elezioni del prossimo novembre, l'ex presidente intende ristabilirlo mettendo quindi a rischio il posto di lavoro di migliaia di funzionari federali che non gli giureranno fedeltà. "E' una vera minaccia alla democrazia – commenta con la Cnn Donald Moynihan, docente della Georgetown University – questo è qualcosa di cui ogni cittadino dovrebbe essere conscio e preoccupato perché minaccia i nostri diritti fondamentali". Per l'esperto, quella di Trump è la minaccia più grave al settore pubblico americano da quando è stato creato il sistema dei dipendenti federali basato sul merito nel 1883. Ovviamente diversa la lettura di uno degli architetti del piano di Trump per la guerra al 'deep state'. "Sarà rivoluzionario" ha dichiarato in un video pubblicato nei mesi scorsi dal think tank conservatore Heritage Foundation, Russell Vought, che era direttore dell'Office of Management and Budget ai tempi dell'amministrazione Trump, spiegando che servirà per schiacciare quella che definisce "la burocrazia liberal e politicizzata", aggiungendo che lo smantellamento interesserebbe tutti i settori, compreso dipartimento di Giustizia, Fbi e agenzia per l'Ambiente. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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