In panchina con lo smoking, l’allenatore ‘da cerimonia’ in Copa Libertadores

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(Adnkronos) – Uno smoking in panchina. È successo durante Barcelona Sporting Club-Corinthians, partita valida per la Copa Libertadores, il corrispettivo della Champions League sudamericana, dove a sfoggiare l'inusuale oufit è stato l'allenatore della squadra ecuadoriana, Segundo Castillo. Il tecnico si è presentato a bordo campo sfoggiando uno smoking bianco con risvolti neri, con tanto di gilet dello stesso colore. A completare il look un papillon nero e delle scarpe lucide. L'outfit ha catturato l'attenzione dei social, diventando virale, e ha portato fortuna al Barcelona, che ha battuto a sorpresa i brasiliani, decisamente favoriti alla vigilia, con un netto 3-0. Un allenatore con uno smoking durante una partita di calcio non si era mai visto, nonostante nel corso degli anni si siano alternati tecnici con look stravaganti e altri decisamente opinabili. Le nuove generazioni di allenatori in particolare sono sempre più attenti alla propria immagine, con il legame tra calcio e moda che sta diventando sempre più forte.  Nel corso degli anni il modo di vestire e presentarsi degli allenatori di calcio è cambiato drasticamente. Marcello Lippi era solito presentarsi in campo con un sigaro per sostituire le sigarette, mentre Maurizio Sarri arrivava in panchina con un mozzicone in bocca. Il sigaro, poi, da bene di consumo è diventato status, elevato a celebrazione plastica della vittoria da Michael Jordan prima e da Sergio Conceicao poi. Il balletto del tecnico portoghese con il sigaro in bocca nello spogliatoio del Milan dopo la vittoria della Supercoppa italiana rimane uno dei, pochi, ricordi felici dell'altalenante stagione rossonera. La tendenza, per gli allenatori di Serie A, è di fare attenzione a moda e immagine, in una prospettiva di self branding che trascende il campo e aiuta a costruire il proprio personaggio. Così piuttosto che la tuta e la polo di Maurizio Sarri, a disagio quando gli venne imposto di indossare un completo per adeguarsi allo stile Juventus, a farla da padrone è l'eleganza di Thiago Motta, sempre in abito e cravatta scura, così come quella ricercata da Simone Inzaghi. A inizio stagione fecero scalpore le magliette larghe di Daniele De Rossi. Monocolori, bianche o scure, ma impreziosite da un taschino firmato Fendi, fashion partner della Roma, accompagnate da pantaloni larghi e sneaker. Anche Paulo Fonseca, ex allenatore del Milan oggi al Lione, ha fatto discutere per i suoi outfit particolari. Magliette e giacche firmate Off-White, partener rossonero, che sembrano appartenere più alla cultura street americana che non ai campi della Serie A. Look decisamente più sobrio, ai limiti del minimal, per altri tecnici del campionato italiano come Antonio Conte o Gian Piero Gasperini, mentre Raffaele Palladino e Paolo Vanoli, tecnici rispettivamente di Fiorentina e Torino, portano avanti la cultura della polo iniziata da Maurizio Sarri. L'allenatore viola a volte unisce una giacca elegante, altre volte alterna magliette sportive. Outfit simili sono sfoggiati anche da Cesc Fabregas, allenatore del Como, tra i più giovani e interessanti tecnici del campionato. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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