(Adnkronos) – "Il valico di Rafah probabilmente sarà aperto questa domenica. Stiamo effettuando tutti gli accordi e i preparativi per questo". Lo ha detto il ministro degli Esteri di Israele, Gideon Sa’ar, a margine del suo intervento al Med – Dialoghi Mediterranei in corso a Napoli, aggiungendo che "l'attività è inoltre coordinata con le forze Eubam dell'Unione Europea e anche, per quanto ne so, dai Palestinesi stessi". "Quindi probabilmente sarà aperto questa domenica. Spero che sarà aperto e tutto è stato fatto in modo tale che possa essere aperto", aggiunge il ministro. "Vorrei ringraziare l'Italia e il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani per avermi invitato ai Med Dialogues. Abbiamo appena avuto un ottimo incontro bilaterale tra noi e i nostri team – aggiunge -. E ho detto al vicepremier Tajani che Israele è impegnato ad attuare il piano di Trump. Vogliamo che il piano di Trump abbia successo e di conseguenza agiremo". "Ma ho anche condiviso con il ministro alcune delle nostre preoccupazioni e ansie. Il primo è il problema dei nostri ostaggi morti, 19 dei quali sono ancora trattenuti da Hamas. E sappiamo, di fatto, che Hamas potrebbe facilmente restituire un numero significativo di ostaggi morti secondo l'accordo. Quindi, quello che stanno facendo in questo momento è una violazione fondamentale dell'accordo. Ci aspettiamo, condividiamo le nostre preoccupazioni con i nostri amici americani e ci aspettiamo che i mediatori ci aiutino a risolvere immediatamente questa questione", ha concluso il ministro. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha promesso di essere "impegnato a riportare a casa tutti gli ostaggi, fino all'ultimo", dalla Striscia di Gaza, dove restano 19 salme. "Siamo determinati a raggiungere la vittoria completa che avrà un impatto sulle nostre vite per molti anni. C'è una verità più grande in questo: Israele è in prima linea nello scontro tra barbarie e illuminismo, tra crudeltà infinita e umanità", ha sottolineato Netanyahu intervenendo alla cerimonia per il Giorno della Memoria del 7 ottobre sul Monte Herzl. "Questa lotta è globale e ruota attorno a una alternativa: se torneremo al cupo fanatismo del Medioevo o se procederemo verso un futuro di stabilità, prosperità e pace", ha affermato Netanyahu che, rivolgendosi ai familiari dei soldati caduti in guerra ha detto: ''Conosco la vostra sofferenza''.
Le salme di altri 30 palestinesi deceduti sono state consegnate da Israele alle autorità di Gaza attraverso il Comitato internazionale della Croce Rossa, portando così a 120 il numero totale dei corpi consegnati da martedì. Lo ha annunciato sui social il ministero della Salute di Gaza, sotto il controllo di Hamas. La prima fase del piano per Gaza elaborato dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, prevede che Israele consegni le salme di 15 palestinesi per ogni ostaggio israeliano deceduto che viene restituito. Il Likud di Benjamin Netanyahu torna a crescere nei sondaggi. Se in Israele si votasse oggi, il partito del primo ministro otterrebbe 34 seggi, secondo una rilevazione condotta da Zman Yisrael, l'edizione in ebraico del Times of Israel. È il miglior risultato per Netanyahu dall'attacco di Hamas del 7 ottobre 2023 e dall'inizio della guerra a Gaza. Il rafforzamento del Likud segue il rilascio degli ostaggi ancora vivi e il cessate il fuoco con Hamas, due sviluppi che hanno spinto in alto la popolarità del premier. Il nuovo partito dell'ex primo ministro Naftali Bennett, principale rivale di Netanyahu, si attesterebbe a 20 seggi, mentre la coalizione di governo raggiungerebbe 59 seggi, uno in meno della soglia della maggioranza alla Knesset. Il blocco anti-Netanyahu guidato da Bennett raccoglierebbe 53 seggi, e i partiti arabi Hadash-Ta'al e Ra'am ne totalizzerebbero 8. Secondo il sondaggio, diverse formazioni si collocano appena sopra la soglia di sbarramento del 3,25%, rischiando di restare fuori dal parlamento israeliano. "Questi sono tempi molto difficili per noi palestinesi, ma allo stesso tempo vediamo opportunità che dobbiamo cogliere. Oggi abbiamo un accordo per un cessate il fuoco a Gaza: dobbiamo garantire che questo cessate il fuoco sia un cessate il fuoco sostenibile. Perché senza un cessate il fuoco sostenibile, non possiamo fare passi in avanti. Questa è la cosa più importante in questo momento". È quanto ha detto la ministra degli Esteri dell'Autorità nazionale palestinese Varsen Aghabekian che ha incontrato i giornalisti a Napoli, nel Palazzo Reale al Med – Dialoghi Mediterranei. La ministra dell'Anp ha aggiunto che c'è speranza che questo "cessate il fuoco possa limitare uccisioni, distruzione, il dolore inflitto al nostro popolo, le atrocità inimmaginabili commesse". Un bambino di 11 anni, Bahjat al-Halaq, è stato ucciso a colpi d'arma da fuoco dalle Idf poco fa nel villaggio di al-Rihiya, a sud di Hebron, in Cisgiordania. Lo scrivono media palestinesi. Le Idf non hanno commentato.
—internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Home Notizie dall'Italia e dal mondo Israele: “Tregua violata, Hamas riconsegni 19 corpi degli ostaggi”. Il valico di...