Mimmo Lucano, Cassazione conferma condanna a un anno e mezzo: no a richiesta appello bis

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(Adnkronos) –
Confermata in Cassazione la condanna a un anno e mezzo per il parlamentare europeo di Avs e sindaco di Riace Mimmo Lucano per un singolo episodio di falso ma nessun appello bis, come invece chiesto in udienza dalla procura generale, in relazione all’utilizzabilità delle intercettazioni per l’ipotesi di truffa nel processo 'Xenia".  La Seconda sezione penale con la sentenza ha dichiarato dunque inammissibile il ricorso del Procuratore generale in relazione all’assoluzione di Lucano e di altri imputati per alcuni reati di truffa in danno dello Stato e ha rigettato lo stesso ricorso inerente alle assoluzioni per tutte le altre truffe e ai reati di falso, questi ultimi ascritti al solo Lucano. Ha rigettato inoltre il ricorso proposto dal sindaco di Riace in relazione alla condanna per un reato di falso e al trattamento sanzionatorio. Nell’ottobre del 2023 la Corte di Appello di Reggio Calabria aveva assolto da quasi tutti i reati Lucano riducendo la pena a un anno e sei mesi di reclusione con pena sospesa rispetto ai 13 anni e due mesi comminati in primo grado nel settembre 2021 dal Tribunale di Locri per i presunti illeciti nella gestione dell'accoglienza dei migranti a Riace.  “Sono felice perché per anni si è criminalizzato ingiustamente il ‘modello Riace’, un progetto di avanguardia per l’accoglienza e per lo sviluppo di territori abbandonati. Un’idea che io voglio portare in Europa, per un’Europa della democrazia e dell’accoglienza”, dice all’Adnkronos Lucano dopo la sentenza della Cassazione. “Ho subito un processo politico che oggi si chiude. Riace ha trasformato il dolore in speranza”, sottolinea. ''Si conclude una storia processuale ingiusta che aveva colpito una persona perbene ed un uomo giusto’’. Così all’Adnkronos l'avvocato Andrea Daqua, difensore del parlamentare europeo di Avs e sindaco di Riace Mimmo Lucano, dopo la sentenza della Cassazione. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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