(Adnkronos) – Il Napoli non sbaglia. I campioni d'Italia vincono 3-1 contro l'Atalanta allo stadio Maradona oggi, sabato 22 novembre, e tornano in testa alla classifica di Serie A con 25 punti (in attesa di Roma e Inter, ora a -1). Decidono la super doppietta di David Neres e la rete del tris di Noa Lang, chiusura di un primo tempo di altissimo livello per gli azzurri. Prima sconfitta sulla panchina bergamasca per Raffaele Palladino: alla Dea non basta il guizzo di Scamacca nella ripresa. Inizio di gara tattico con il Napoli più intraprendete. Al 17' la squadra di Conte passa in vantaggio. Palla in profondità di Hojlund per Neres che brucia Ahanor in velocità, entra in area e batte con il mancino Carnesecchi per l'1-0. L'Atalanta prova a reagire, portando diversi uomini nei pressi dell'area avversaria ma non trova sbocchi. Al 36' Lookman al limite dell'area serve Pasalic che spreca tutto aprendo troppo il destro. Poco dopo il Napoli raddoppia. Al 38' è ancora il brasiliano Neres mattatore, battendo nuovamente Carnesecchi con un sinistro incrociato per il 2-0. La squadra di Palladino accusa il colpo e al 45' la formazione di Conte cala il tris: Hojlund tocca per Di Lorenzo che sterza in area e crossa sul secondo palo per Lang, che di testa anticipa Bellanova e mette dentro il pallone del 3-0. Il tecnico nerazzurro cambia e a inizio ripresa inserisce Scamacca e Kossounou per Pasalic e Ahanor, ma è ancora il Napoli pericoloso. Al 46' dopo un rimpallo in area nerazzurra, McTominay calcia forte in porta col destro incrociato ma Carnesecchi risponde alla grande deviando la palla in corner. Gli orobici aumentano i ritmi nel tentativo di riaprire la gara e al 51' dialogo nello stretto tra Lookman e De Ketelaere con il belga che prova a piazzare un pallone rasoterra a incrociare che esce di poco. Il gol dell'Atalanta arriva un minuto dopo. Al 52' sul cross dalla destra di Bellanova arriva la perfetta girata volante di Scamacca che non lascia scampo sul primo palo a Milinkovic-Savic per il 3-1. Gli ospiti provano a scardinare la retroguardia avversaria con Scamacca e Lookman, i più pericolosi, ma senza successo. Nel finale succede poco o nulla. Conte torna a sorridere.
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