(Adnkronos) – Condannato a 10 anni, 11 mesi e 25 giorni Gabriele Natale Hjorth, nell’Appello ter, per l’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, ucciso a coltellate a Roma nel luglio del 2019. La sentenza emessa dai giudici della Seconda Corte di Assise di Appello di Roma ha accolto la richiesta della procura generale di ridurre la condanna di 5 mesi rispetto agli 11 anni e 4 mesi decisi nell’Appello bis, alla luce della sentenza della Cassazione che il 12 marzo scorso aveva disposto il nuovo processo di appello, il terzo, limitatamente al trattamento sanzionatorio dichiarando irrevocabile la responsabilità penale di Hjorth, attualmente ai domiciliari col braccialetto elettronico a casa della nonna a Fregene e anche oggi presente in aula per la lettura del dispositivo. “Natale è il protagonista negativo di questa vicenda, un protagonista criminale: è lui che cerca la droga, è lui che fa la proposta estorsiva, è lui che perlustra il luogo dell’incontro. E’ perfettamente consapevole che Elder ha con sé un coltello con una lama di 18 centimetri – aveva detto il pg nel corso della requisitoria dello scorso 29 maggio -. Si tratta di una pena di poco più bassa di quella comminata nell’Appello bis – aveva sottolineato spiegando il ricalcolo della pena alla luce delle motivazioni dell’ultima sentenza della Cassazione – Una pena che resta decisamente bassa per un fatto come questo”. A Hjorth viene contestato il concorso anomalo in omicidio mentre per l’altro americano, Elder Finnegan Lee, la condanna a 15 anni e due mesi per omicidio è già diventata definitiva. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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