Parolin: “Perché prematuro riconoscere Stato Palestina? Per noi è la soluzione”

2

(Adnkronos) – Prematuro riconoscere lo Stato di Palestina? "Ma perché prematuro? Per noi è la soluzione". Il segretario di Stato vaticano, card. Pietro Parolin, non ci gira attorno e risponde in maniera tranchant a quanti, come la premier Giorgia Meloni, pur dicendosi d'accordo sul riconoscimento dello Stato di Palestina ritengono la soluzione prematura.  E sul presidente francese, Emmanuel Macron, che si è detto d'accordo con il riconoscimento, Parolin con una battuta osserva: "Da mo', come dite voi, che l'abbiamo riconosciuto lo Stato di Palestina: per noi quella è la soluzione, cioè il riconoscimento di due Stati che vivono vicini uno all'altro ma anche in autonomia e sicurezza".  Tutti i Paesi del G7 dovrebbero riconoscerlo? "Credo di sì – osserva Parolin ai margini di un evento a Roma – per noi questa è la formula". A chi sostiene che la soluzione sia prematura, il porporato ribadisce: "Ma perché prematuro? Secondo noi la soluzione passa attraverso il dialogo diretto tra le parti in vista della costituzione di due realtà statali autonome. Certo che diventa sempre più difficile per la situazione che si è creata in Cisgiordania. Questo non aiuta dal punto di vista pratico la realizzazione dello Stato di Palestina. Mi pare che a New York ci sarà una conferenza promossa da Francia e Arabia Saudita per trovare i termini pratici, speriamo porti risultati".  Poi un messaggio al governo israeliano: "Tocca a Israele trovare la maniera che gli errori non si ripetano. Se si vuole si può trovare la maniera". Parlando dei risultati dell'indagine degli israeliani sull'attacco alla chiesa della Sacra Famiglia a Gaza, per i quali si sarebbe trattato di un errore, Parolin dice: "Io non ho altri elementi per fare una valutazione differente, non abbiamo potuto fare un'indagine indipendente guidata da noi o da altre realtà autonome. Prendiamo come buoni i risultati offerti dal governo israeliano insistendo che si stia attenti perché si ha l'impressione che questi errori si stiano ripetendo e che bisognerà porre una particolare attenzione per evitare che i luoghi di culto e le istituzioni umanitarie possano essere di nuovo colpite dalla violenza". Il porporato ricorda che la S. Sede mantiene il contatto "diretto" con il Patriarcato di Gerusalemme: "C'è un contatto continuo e una collaborazione forte". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

forbes