Porti, Rixi: “In prossimi mesi riforma, obiettivo aprirsi a mercati bacino Mediterraneo”

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(Adnkronos) – "Stiamo portando avanti un progetto di riforma dei porti, che spero si concretizzerà nei prossimi mesi, per individuare un soggetto a livello nazionale che possa consentire di presentare un'offerta a livello mondiale dei sistemi di porti italiani". A dirlo a Palermo è stato il viceministro alle Infrastrutture, Edoardo Rixi, che ha aggiunto: "Oggi, il solo porto di Rotterdam ha più capacità di tutte le 16 Autorità italiane messe assieme e questo perché per anni i nostri porti si sono sviluppati anche andandosi a prendere il traffico reciprocamente. Noi, invece, vogliamo indirizzare il nostro sistema verso una competizione mondiale".  "Crediamo che soprattutto i porti del Sud, come anche il porto di Palermo – ha sottolineato -, si possano indirizzare verso mercati crescenti e che possano contribuire ad aumentare il benessere dei nostri territori. Abbiamo bisogno di creare rapporti più solidi con le realtà di tutto il bacino del Mediterraneo. Giovedì, infatti, sarò in Tunisia e poi faremo accordi con tutte le nazioni in cui è possibile dialogare anche dei Paesi del Nord Africa. E’ arrivato il momento in cui il nostro Paese può dire anche qualcosa sulla geopolitica mediterranea, oggi molto complessa". "Al momento non sono previsti accorpamenti nei porti: il tema che poniamo è il pareggio di bilancio e daremo un periodo di 3-4 anni per raggiungerlo, per chi non dovesse farcela l’accorpamento potrebbe essere una possibilità. Ma non è un tema di oggi. E' ovvio che occorre investire le risorse dove ci sono Autorità portuali capaci di generare progetti, reddito e sviluppare il territorio".Continua il viceministro delle Infrastrutture parlando della riforma dei porti e sottolineando la necessità di "creare un modello che possa svilupparsi insieme al mercato. Questo non vuol dire togliere potere alle singole Autorità, ma avere finalmente un coordinamento nazionale che possa garantire una presenza e un'uniformità su tutto il territorio nazionale degli stessi servizi".  L'Authority di cui parla Rixi sarà "una Spa pubblica e servirà per progettare e far realizzare nuove opere e coordinare l'attività dei porti anche sui mercati internazionali. Ci deve essere un piano nazionale di investimenti sui porti che renda omogenei in Italia i servizi portuali". "Il Ponte di Messina si farà, non appena arriveranno tutte le autorizzazioni inizieremo con le cantierizzazioni. Per noi è un'opera fondamentale perché vuol dire cambiare completamente lo sviluppo non solo della Sicilia, ma di tutto il Sud Italia. È un passaggio importante che dimostra anche la maturità o meno di un Paese, che se vuole accettare sfide globali deve iniziare innanzitutto a risolvere quelle che non ha mai voluto accettare". Aggiungendo: "Davanti alle nostre coste c'è l'Africa che sarà nei prossimi decenni un continente assolutamente da sviluppare. Bisogna capire se noi italiani vogliamo esserprotagonisti, come siamo stati in passato, o delle comparse. È una scelta che determinerà il futuro e il benessere dei nostri figli e dei nostri nipoti". Per Rixi il Ponte sullo Stretto è "un'opera altamente simbolica e anche una sfida tecnologica e tecnica che può dimostrare, nel caso in cui verrà realizzata come ci auspichiamo, la capacità tutta italiana di riuscire a fare delle cose eccezionali. Lo stiamo facendo sul settore marino, lo dobbiamo fare anche nel settore delle grandi opere. È evidente che è una scommessa per la Sicilia, ma lo è anche per l'intero Paese". Il 'post Monti' all'Autorità di sistema portuale del mare di Sicilia occidentale sarà "un’esperienza che andrà in continuità rispetto a un porto e un sistema che si sta sviluppando in maniera importante. Credo che ci voglia una persona capace che conosca il territorio e che possa continuare un lavoro che ha portato ottimi risultati".Per quanto riguarda il nome del successore, ha sottolineato Rixi, "stiamo discutendo. Mi confronterò con il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, per condividere la nomina, così come prevede la procedura. Nelle prossime settimane, dopo aver visitato tutte le autorità portuali, procederemo con le nomine nelle realtà in cui ci sono candidati condivisi".    —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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