(Adnkronos) – "Il valore del giornalismo di inchiesta non è mai stato messo in discussione e mai lo sarà. A Ranucci, a cui è andata e va la nostra solidarietà umana per l'attentato subito, rispondiamo però che la solidarietà non può poi deludere questa missione di giornalismo-verità. 'Report' viola comunque le comunicazioni di un parlamentare che come sappiamo sono tutelate dalla Costituzione. Per questo esprimiamo la nostra solidarietà al premier Meloni e al sottosegretario Fazzolari diffamato da un componente del Movimento 5 Stelle in commissione Antimafia. Da sempre siamo in prima linea per difendere e tutelare il giornalismo di inchiesta, quello vero, ma in questo caso ci troviamo di fronte ad una violazione palese della Costituzione e delle leggi". Lo ha affermato Federico Mollicone, deputato di Fratelli d'Italia e presidente della commissione Cultura della Camera, durante la discussione in Aula della mozione sulla libertà di stampa presentata dal Movimento 5 Stelle. "Presenteremo anche un'interrogazione parlamentare. Quello di 'Report' e anche di altre testate che si oppongono a questo Governo e a questa maggioranza – ha proseguito – non è giornalismo di inchiesta o perlomeno non lo è sempre: nella stragrande maggioranza delle volte, come quella di ieri, è giornalismo militante che ha provocato infiniti danni, anche economici alla Rai. Un giornalismo a tesi: prima si pensa a cosa raccontare, poi a cercarne le prove per confermare ciò che si vuole raccontare e dimostrare. È praticamente un romanzo di fantasia, una fiction per le piattaforme di streaming". "La puntata di ieri è stata l'ennesimo minestrone di fatti, in gran parte legali, legittimi, mescolati con nomine fiduciarie più che legittime presentate in modo fuorviante. Questo tipo di giornalismo è interessato solo a confermare le proprie tesi, non a cercare la verità oggettiva. Un conto è il giornalismo investigativo, giudiziario e tecnico, che vede protagonista molto spesso alcuni servizi anche di 'Report', ma molto spesso, il 94 per cento delle volte, è stato contro questo governo. Un altro è appunto il giornalismo militante, che stalkerizza e accusa in modo scorretto, fuorviante, falso, unicamente – ha concluso Mollicone – gli esponenti di maggioranza e i tecnici nominati dall'esecutivo".
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