“Telefonata di fuoco Trump-Netanyahu sul Qatar”, il retroscena dopo l’attacco

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(Adnkronos) – Il presidente americano Donald Trump ha chiesto al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu di non bombardare più il Qatar. A rivelarlo è Axios, che cita due fonti informate sul contenuto di una delle due conversazioni telefoniche che il tycoon ha avuto con Netanyahu martedì, giorno del raid israeliano su Doha. ''Una telefonata di fuoco'', la descrive il Wall Street Journal citando alti funzionari americani secondo i quali il presidente americano ha espresso profonda frustrazione per essere stato colto di sorpresa dal raid. "E' inaccettabile. Esigo che non lo ripetiate", ha detto Trump a Netanyahu, secondo le due fonti citate da Axios. Trump ha poi aggiornato l'emiro e il primo ministro del Qatar. Secondo quanto riferito da un ex funzionario americano ad Axios, il primo ministro del Qatar Mohammed bin Abdul Rahman al-Thani ha detto ai funzionari di Washington di considerare l'accaduto come ''un tradimento'' da parte di Israele e degli Stati Uniti. Al-Thani ha detto all'inviato della Casa Bianca Steve Witkoff che il Qatar condurrà una valutazione approfondita della sua partnership di sicurezza con gli Stati Uniti "e forse troverà altri partner" che possano sostenere la sua sicurezza se necessario, ha affermato a Axios una fonte a conoscenza diretta. Una fonte vicina a Trump ha poi dichiarato ad Axios che il modo in cui Netanyahu e il ministro israeliano degli Affari strategici Ron Dermer hanno gestito la questione "è stato uno spiacevole promemoria" del comportamento che ha portato ad attriti con Trump durante il suo primo mandato. Durante la prima telefonata con Netanyahu martedì, secondo Axios Trump ha espresso delusione per la decisione israeliana di condurre il raid su Doha e perplessità su ciò che avrebbe potuto ottenere nel lungo periodo.  Il Wall Street Journal aggiunge che Trump si è ''arrabbiato per aver appreso del raid dall'esercito americano e non da Israele'' e perché nel mirino era ''un Paese alleato degli Stati Uniti che stava mediando per porre fine alla guerra a Gaza''. La seconda telefonata, precisa il Wall Street Journal, è stata invece ''cordiale'', con Trump che ha chiesto a Netanyahu se il raid avesse avuto successo e il premier israeliano che ha risposto di non saperlo. In ogni caso, un alto funzionario dell'Amministrazione Usa ha affermato che Trump è sempre più frustrato dalle ''mosse aggressive di Netanyahu intraprese senza il contributo degli Stati Uniti e che sono in contrasto con gli obiettivi'' che lo stesso presidente americano ha in Medioriente. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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