(Adnkronos) – Si è svolto oggi, giovedì 25 settembre, il bilaterale tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e quello turco Recep Tayyip Erdogan, ospite della Casa Bianca. Il presidente americano lo ha accolto all'ingresso con una stretta di mano, e ai giornalisti che chiedevano se avrebbero discusso di F-35, ha risposto: "Lo scoprirete". Tanti gli argomenti trattati, tra la guerra in Ucraina e il conflitto in Medio Oriente, con un occhio all'economia americana e a quella russa. "Vogliamo risolvere la situazione Gaza. Ho avuto un ottimo incontro con i leader della regione, e penso che siamo vicini a chiudere una qualche sorta di accordo. Vogliamo far tornare gli ostaggi", ha detto il presidente americano, a cui ha fatto eco Erdogan: "Credo che insieme, a stretto contatto, Turchia e Stati Uniti risolveranno i problemi nella regione. Credo che il nostro incontro", ha detto il presidente turco prima dell'inizio del bilaterale in dichiarazioni riportate dai media ufficiali turchi – contribuirà a porre fine a guerre e conflitti nella nostra regione nel contesto della nostra visione condivisa di una pace globale e rafforzerà ulteriormente la cooperazione tra i nostri Paesi". Parlando della guerra in Ucraina Trump ha lanciato l'ennesimo appello a Putin: "Sono molto deluso da Putin. Ha combattuto a lungo e duramente, perdendo un milione di soldati, e senza praticamente guadagnare terreno nonostante i pesanti bombardamenti", ha detto, "Non chiamerei mai nessuno una 'tigre di carta', ma la Russia ha speso milioni di milioni di dollari in bombe, missili munizioni e vite, le loro vite. Senza guadagnare virtualmente alcun terreno. Direi che è ora di fermarsi". "Erdogan è molto rispettato da Zelensky e Putin. Tutti lo rispettano, anch'io. Potrebbe avere una grande influenza se volesse, anche se ora è molto neutrale e gli piace", ha affermato Trump parlando ai giornalisti nello Studio Ovale affianco all'omologo turco, "la cosa migliore che possa fare è smetterla di acquistare petrolio e gas russi. Sarebbe la cosa migliore. Vorrei la smettesse di comprare petrolio dalla Russia, mentre questa continua il massacro contro l'Ucraina". Trump ha elogiato Erdogan per il suo ruolo nella guerra civile siriana: "Il presidente Erdogan è il responsabile del successo della lotta che ha liberato la Siria dal suo precedente leader (Bashar al-Assad, ndr). Ma non se ne assume la responsabilità". Lo ha affermato il presidente americano Donald Trump, parlando ai giornalisti nello Studio Ovale affianco all'omologo turco Recep Tayyip Erdogan. "Gli ho detto di prendersi il merito. Ha cercato di conquistare la Siria per 2.000 anni. Ora l'ha conquistata, ma non vuole prendersi il merito – ha aggiunto, prima di concludere – Penso che faremo un grande annuncio oggi". Trump ha parlato anche del rapporto che lo lega proprio a Erdogan: "Siamo amici da molto tempo, anche nei quattro anni in cui sono stato in esilio ingiustamente per un'elezione truccata. Lui se ne intende di elezioni truccate più di chiunque altro". "Viviamo una nuova fase nelle relazioni tra la Turchia e gli Stati Uniti", ha detto Erdogan parlando dei rapporti – tra due alleati Nato – all'apparenza saldi, ma da sempre difficili. Proprio questa nuova fase delle relazioni tra i due Paesi potrebbe avere un impatto diretto anche sull'economia. Trump si è detto infatti pronto a revocare "quasi immediatamente" le sanzioni statunitensi contro il settore della difesa turco. Nel 2020 gli Stati Uniti avevano imposto sanzioni alla Turchia, loro alleata nella Nato, a causa dell'acquisto da parte di Ankara del sistema di difesa antiaerea russo S-400. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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