di Marco Cangelli
A distanza di tre anni dall’ultima edizione, il movimento bergamasco punta a fare incetta di medaglie ai FISU Winter World University Games. La rassegna, tradizionalmente nota come “Universiade”, vedrà infatti la presenza di cinque atleti che voleranno dal 12 al 22 gennaio prossimi a Lake Placid con l’obiettivo di bissare le due medaglie conquistate nel 2019 da Matteo Rizzo e Martina Bellini.
Speranze che passano senza dubbio dai pattini di Nikolaj Memola che, dopo avere trionfato fra gli juniores nell’ISU Grand Prix Final, proverà a salire nuovamente sul gradino più alto del podio nel pattinaggio artistico.
Un obiettivo concreto per il portacolori dell’IceLab Bergamo che ha dimostrato nella prima parte di stagione una solidità che gli ha consentito di dominare a livello internazionale nella categoria giovanile, ma di ottenere importanti risultati anche a livello senior come dimostrato dai terzi posti ottenuti al Lombardia e al Budapest Trophy.
Discorso diverso invece per Pietro Papetti (Agora Skating Team Milan) che scenderà sul ghiaccio americano in compagnia di Leia Dozzi con l’intento di incrementare l’esperienza a livello internazionale.
Dopo avere cambiato partner all’inizio di questa annata agonistica, il 23enne di Cenate Sotto avrà il compito di rappresentare l’Italia nella gara a coppie forte delle top ten ottenute nelle due uscite in Challenger Series delle quali spicca in particolare quella conquistata all’U.S. International FS Classic andato in scena proprio a Lake Placid.
Nutrita anche la delegazione dello sci di fondo capeggiata da Valentina Maj, alla ricerca di un riscatto dopo le difficoltà incontrate nell’ultima estate.
Lontana dalle piste dallo scorso marzo, la 22enne di Schilpario ha ricevuto la fiducia del capo delegazione Mauro Nasciuti puntando in particolare sulle distanze più lunghe e sulla staffetta dove la figlia d’arte ha saputo dar maggiori garanzie nel recente passato.
Insieme a lei vi saranno infine i rappresentanti dell’Under Up Ski Team Bergamo Maria Eugenia Boccardi e Luca Compagnoni, che si sono contraddistinti nelle recenti prove di Alpen Cup.
La 21enne originaria di Rovereto ha concluso nelle prime dieci posizioni la 10 chilometri in tecnica classica svoltasi a Santa Caterina Valfurva mostrando anche sugli sci stretti quanto già visto nella stagione calda con gli skiroll.
Punti importanti sono infine arrivati invece per il 22enne di Valfurva che è entrato nei primi trenta in entrambe le kermesse organizzate sulle nevi di casa.
Trasferta piena di aspettative anche per il presidente del Comitato Universitario Sportivo Italiano (CUSI) Antonio Dima che ha presentato con grande gioia la delegazione azzurra composta da trentaquattro atleti.
“Era il 2019 con l’edizione siberiana a Krasnoyarsk l’ultimo appuntamento di questa manifestazione. Oggi, a distanza di quattro anni, l’Italia può rispondere con numeri e qualità all’edizione americana delle Universiadi Invernali che per la prima volta nella storia cambierà nome – ha spiegato il numero uno dello sport universitario tricolore -. La forte identità che lega l’animo dei nostri giovani studenti-atleti sarà l’arma in più che utilizzeremo sin dal primo giorno di gare: rappresenteranno non solo l’Italia universitaria sportiva ed i rispettivi Atenei, ma soprattutto la generazione della freschezza, della gioventù e delle buone speranze di cui il mondo ha bisogno“.