Nikolaj Memola portabandiera alla cerimonia d’apertura al FISU World University Games Winter

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di Marco Cangelli
Portare il tricolore è una responsabilità particolarmente importante perché sulle spalle di chi l’accompagna poggiano le aspettative di una nazione intera. Se n’è reso conto anche Nikolaj Memola che nella notte di Lake Placid ha condotto la delegazione italiana nella cerimonia d’apertura della XXIII edizione degli FISU World University Games Winter.

Il pattinatore in forza all’IceLab Bergamo è stato scelto come portabandiera per la formazione azzurra che si è presentata negli Stati Uniti con una squadra composta da cinquanta componenti fra atleti, staff tecnico e personale tecnico decisi a fare bene in una manifestazione che, fino a qualche anno fa, era noto con l’appellativo di Universiade.

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Accompagnati dalle esibizioni esibizioni degli studenti della Joffrey Ballet School, dell’American Ice Theatre, della pattinatrice professionista Angela Kim e del trapezista Pawel Walczewski, Memola e compagni hanno sfilato lungo il perimetro dell’Herb Brooks Arena per una cerimonia piena di emozioni.

È un grandissimo onore per me essere stato scelto e soprattutto portare la nostra bandiera a una competizione così importante; sono molto contento soprattutto perché credo molto in questo evento soprattutto perché penso che sia bellissimo come cultura e sport vengano unite e quindi rappresentare il mio Paese facendo il portabandiera è veramente fantastico – ha spiegato l’atleta monzese di stanza presso l’impianto cittadino di via San Bernardino -. Le sensazioni che sto vivendo qui sono veramente belle soprattutto per l’atmosfera che si respira e anche per lo spirito sportivo che lega tutti quanti“.

Grandi aspettative sono state riposte anche dal presidente della Commissione Tecnica del CUSI Mauro Nasciuti che punta a ottenere risultati importanti con l’Italia in una kermesse che ha riunito 1.443 atleti universitari provenienti da oltre 540 università e 46 nazioni.

Torniamo a partecipare alle Universiadi Invernali dopo un po’ di tempo; il gruppo dirigenziale del CUSI è rimasto quello dell’edizione precedente mentre invece i ragazzi sono cambiati. Tentori tecnico dell’alpino e Nenzi tecnico del pattinaggio lungo sono professionisti che conoscono bene il nostro mondo – ha sottolineato il capo-delegazione -. Essere a Lake Placid è una forte motivazione per tutti: atleti e dirigenti. La concorrenza alle Universiadi è sempre terribile ma le occasioni per avere delle sorprese per quanto riguarda i risultati ci sono in questa spedizione e cercheremo di sfruttarle con i ragazzi che sono in grado di farlo perché in tutte le gare abbiamo atleti di qualità: quindi difenderemo con onore il tricolore e la tradizione italiana“.

L’obiettivo sarà quindi quello di regalare una esperienza indimenticabile per i nostri atleti, ma anche di confermare i risultati ottenuti a Krasnodar nel 2019 che videro l’Italia conquistare un oro, un argento e un bronzo.