Bellini ricorda Toloi e Raimondi parla di Gasperini. All’Accademia dello Sport l’Atalanta non manca mai

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All’ingresso della Cittadella dello Sport di via Gleno 2/L sventolano fiere tre bandiere: quella italiana, quella europea e quella dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà.
Ma sono sere dove sui quattro campi di terra battuta dove si sta disputando la 49.a edizione del torneo di tennis non mancano le bandiere nerazzurre del passato e quelle recentissime.

Tra loro Gianpaolo Bellini, nato e cresciuto con la maglia nerazzurra, difesa per 400 volte tra i grandi e altre innumerevoli in tutta la trafila delle giovanili: quando Giovanni Licini chiama, è sempre tra i primi a rispondere presente.

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Accademia dello Sport
Gianpaolo Bellini, Angelo Carrara e Ivan Del Prato

Visto il traguardo dei tre milioni di euro in solidarietà raggiunti, dico che ci sono 3 milioni di buoni motivi per continuare a esserci – sottolinea l’ex capitano –. Ma facciamo in modo che diventino quattro, cinque, sei, sette…infiniti!”.

Impossibile non parlare di Atalanta e dell’ennesima stagione clamorosa messa a referto dalla banda guidata da Gian Piero Gasperini. A toccare il cuore di Bellini è però l’emozionante finale che la tifoseria ha riservato a Rafa Toloi: “Mi ha ricordato lo stesso saluto che dedicarono a me, domenica mi sono immedesimato molto in lui. L’avevo visto qualche giorno prima e avevo percepito che stava provando sensazioni simili alle mie nei giorni prima dell’addio. Gli ho anche scritto, ringraziandolo per quello che ha fatto, per il compagno che è stato e l’ho ringraziato anche da tifoso atalantino, per dove ha portato l’Atalanta e per come ha onorato la maglia. È stato capitano e bandiera: ce ne sono altre in squadra, ma mi auguro che smettano il più tardi possibile”.

Accademia dello Sport
Cristian Raimondi e Paolo Acerbis

Chi è ancora ben radicato all’interno dello spogliatoio è Cristian Raimondi, che nella sua seconda carriera da campo ha smesso i panni del calciatore per vestire quelli del collaboratore tecnico. Da otto anni è collaboratore tecnico del Gasp e con lui ha condiviso l’escalation di emozioni e traguardi che la squadra è stata in grado di raggiungere.
Per me è una tradizione venire qua, dove ritrovo tanti amici. Il fine è di certo lodevole. Grazie all’Accademia si fa parecchio bene: tutto questo porta questa iniziativa ad essere annoverata tra i grandi eventi”.

Anche per lui l’addio di Toloi ha rappresentato più di un flashback: “Sono momenti intensi, che a Rafa, per fortuna, noi e i tifosi siamo riusciti a dedicare, come giusto tributo. Sono emozionanti: sono passati otto anni dalla mia ultima partita, ma mi sono rivisto. Un grande uomo, amico ed ex compagno: è stato di sicuro uno dei segreti di questa Atalanta”.

Accademia dello Sport
Carlos Bernardes

In tema di addii, la speranza è che non sia vicino anche quello di mister Gasperini, circondato da rumors sempre più insistenti: “Non so se la notizia sia vera, sono voci. Quindi a oggi posso parlarne come attuale allenatore dell’Atalanta e posso parlare solo bene di quello che è accaduto fin qui. Sono stati anni magnifici, sono lì da vedere. C’è sempre stato un bel rapporto. Abbiamo raggiunto risultati incredibili. Poi quello che sarà, vedremo. Se andasse via, mi dispiacerebbe: finirebbe un rapporto bellissimo, intenso e pieno di vittorie. Però la vita va avanti, non pensiamo al passato ma guardiamo al futuro, al netto che nulla è ufficiale”.

Bellini e Raimondi si sono destreggiati con la racchetta da tennis di fronte a chi di partite in carriera ne ha dirette più di 8.000: Carlos Bernardes, uno dei più famosi giudici di sedia della storia che da tempo ha trovato casa a Gorle, ha portato la sua ventata di simpatia all’Accademia dello Sport.

Accademia dello Sport
Riccardo Maspero, Riccardo Rota, Dario Perico e Paolo Previtali

Il tennis è cambiato tantissimo – ha dichiarato Bernardes -, dal materiale delle racchette alla velocità delle palle, passando per il campo e la tecnologia che assiste l’arbitraggio. L’incontro che ho preferito arbitrare? Se ne devo scegliere uno forse quello più emozionante è stata la finale di Wimbledon nel 2011 tra Rafael Nadal e Novak Djokovic. É un torneo che guardavo da giovane in Brasile e quindi fare la finale sul campo centrale è stato per me impressionante”.

L’arbitro è ricordato per il suo immancabile sorriso, sfoggiato anche in queste prime serate alla Cittadella dello Sport: “Ho fatto tanti anni, mossi dalla stessa passione: finché c’è quella, finché ci si dedica con tutto il cuore, si va avanti contro il tempo. Noi brasiliani siamo così, abbiamo un atteggiamento tranquillo e positivo di vedere le cose, ma anche il piacere di viaggiare e conoscere persone. Non è solo un lavoro, è passione e divertimento”.

Sul momento d’oro del tennis italiano, sia in campo maschile che in quello femminile: “Credo che è un lavoro non solo degli allenatori, ma anche della federazione: tutti insieme hanno portato due Coppe Davis in Italia, la Federation Cup (Billie Jean King Cup, nda). Non credo che sia mai successa una cosa simile ad un altro Paese di avere un periodo tanto bello come lo sta passando adesso l’Italia”.

L’ultima partita arbitrata da Bernardes è arrivata proprio in Italia, a Torino: la finale delle Nitto Atp Finals. E in campo c’era un campione italiano, Jannik Sinner, che ha alzato al cielo il trofeo dei migliori otto. Tutto il pubblico aveva però tributato con un’ovazione del pubblico: “Fu un’emozione – ricorda l’arbitro -, non solo quell’ultima partita ma tutta la stagione 2024: a Barcellona, a Tokyo, in Portogallo. È bello finire la carriera così, con un riconoscimento anche dei giocatori dopo tanti anni felici”.

Proprio Sinner domani affronterà il secondo turno del Roland Garros: “Difficile fare un pronostico: con sette partite in due settimane è difficile non avere infortuni. Abbiamo visto che Berrettini si è ritirato. Se Sinner riesce a stare in forma, può giocarsela. Sull’erba di Londra, stessa cosa: la cosa difficile oggi è evitare infortuni”.

Da giovedì 29 maggio il livello del gioco si alzerà anche all’ombra della sede provinciale del Coni: alle 12 scatterà il torneo rodeo open riservato alle donne (2.8-2.1), che si concluderà venerdì, giornata nella quale sarà il turno degli uomini, con finali nella giornata di sabato. Entrambe le competizioni hanno un montepremi da 4.000 euro.

Grande sport dunque, per grandi obiettivi solidali, ma da quest’anno anche la salute è entrata prepotentemente nel calendario dell’Accademia dello Sport: l’iniziativa di screening gratuita all’interno della palestra del Csi Bergamo prosegue e dopo soli tre giorni ha già frantumato qualsiasi previsione, raggiungendo già le mille visite che si ipotizzava potessero essere svolte nell’arco di tutta la settimana. (Fonte: Accademia dello Sport per la Solidarietà)