Il Napoli parte male fuori casa con il Bayern, che esprime tutto il suo potenziale offensivo con le incursioni di Ribery e le zampate vincenti di Mario Gomez, a segno tre volte dal 17’ al 42’. Nelle fine partenopee il solo che esprima idee e giocate è Lavezzi. In generale un atteggiamento timoroso che produce la tripletta di Gomez e si interrompe quasi per magia quando, prima del riposo, Lavezzi pennella un calcio di punizione dalla linea di fondo per la testa di Fernandez che ridà speranze. Nel secondo tempo si vede il Napoli che Mazzarri avrebbe voluto fin dall’inizio, ma Zuniga commette una doppia ingenuità beccando due gialli consecutivi. Cavani, praticamente inesistente, dà il suo contributo bruciando sullo scatto Badstuber, il quale, già ammonito, lo ferma da tergo e raggiunge anzitempo gli spogliatoi. Nemmeno il tempo di infilare la doccia che arriva l’urlo degli oltre duemila supporter del Napoli per il secondo gol di testa di Fernandez, che raccoglie il calcio di punizione di Inler dalla trequarti. Il profumo di pareggio aleggia per poi disperdersi nell’assedio finale, quando anche il portiere De Sanctis prova la sortita in area tedesca, costretto poi a rincorrere il pallone calciato a campo aperto da Gomez e riuscendo a respingerlo di piede prima che varchi la linea di porta. Finisce con l’onore delle armi al Napoli, chiamato ora a vincere al San Paolo con il Manchester City e in casa del Villareal per puntare alla qualificazione.
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