Champions: un, due, tre, anche Napoli c’è

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La squadra partenopea approda con pieno merito agli ottavi di finale vincendo 2-0 in casa del Vila-Real e rendendo inutile il successo del Manchester City sul Bayern Monaco, già sicuro del primo posto nel girone. E così, dopo le due milanesi, anche gli azzurri di Mazzarri si qualificano per la fase a scontri diretti. Dopo più di vent’anni il popolo napoletano festeggia il ritorno tra le grandi d’Europa. Non accadeva dai tempi di Maradona. E il Napoli contribuisce anche a risollevare le sorti del calcio italiano nelle competizioni continentali. Solo il nostro Paese può vantare tre squadre qualificati agli ottavi di Champions League in questa edizione. Meno gloriosa la chiusura del girone da parte dell’Inter che allo stadio Meazza si fa superare 1-2 dal Cska Mosca in una partita che mette in risalto tutto il peggio dei nerazzurri dalla trequarti in avanti. Il Napoli, invece, interpretato nel migliore dei modi la difficile gara in terra spagnola, giocando con intelligenza e dosando le forze per garantire la necessaria continuità agonistica. Palese la paura di vincere, soprattutto nel primo tempo, con Lavezzi e compagni apparentemente contratti ogni qualvolta manovrano a ridosso dell’area di rigore degli iberici. La trasformazione avviene nella ripresa ed è una sorta di liberazione psicologica, perché gli assalti partenopei cominciano a dare più di una preoccupazione al Vila-Real e i palloni schizzano con traiettorie dalle parti del portiere Diego Lopez. Non c’è tempo da perdere perché sul ritmo il Napoli può fare la differenza. Lo sa bene Mazzarri che strattona l’attaccante Nilmar intento a perdere tempo su una rimessa laterale e viene espulso. Dopo 8’ del secondo tempo la squadra resta senza prima guida dalla panchina, ma sa quel che deve fare e soprattutto può contare sul tifo assordante delle quattromila sciarpe azzurre sugli spalti. Batti e ribatti, al 20’ lo svizzero Inler da 18 metri calcia di collo pieno e prima intenzione, il pallone teso e veloce assume una trattoria a mezza altezza per poi abbassarsi e finisce la sua corsa nell’angolo alla sinistra di Diego Lopez che resta impietrito. Il vantaggio è un toccasana perché raddoppia le forze del Napoli, che può ripartire sfruttando soprattutto la rapidità e profondità di Lavezzi. Al 32’ il raddoppio di Hamsik suggella una serata storica, anche se c’è bisogno di una grande parata di De Sanctis al 91’ per mantenere inviolata la porta.

L’Inter, invece, chiude il proprio girone così come lo aveva aperto. Dopo la sconfitta all’esordio con i turchi del Trabzonspor arriva quella con il Cska Mosca. Il modo peggiore per festeggiare le cento presenze di Milito in maglia nerazzurra. L’attaccante argentino prosegue la serie degli errori sottoporta, ma in generale la squadra di Ranieri appare sotto tono. Cambiasso, autore del gol del momentaneo pareggio dopo il vantaggio dei russi, è il più lucido e affidabile insieme al capitan Zanetti. Ci si può appellare al rigore non concesso nel finale per evidente fallo di mano in area su cross di Nagatomo. Ma quando si sbaglia in modo grossolano e si subisce con troppa leggerezza, l’autoanalisi è d’obbligo e l’Inter non può continuare a essere fantasma di quel che era.

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