Dalle viscere della terra al cielo di Manhattan

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Se provate a scorrere l’elenco delle migliaia di partecipanti alla Maratona di New York troverete tanti cognomi ispanici. Tra essi figura quello di Edison Peña, identità che ai più dirà poco o nulla. Non è un campione delle piste, non si è mai distinto in qualche gara importante, ha solo deciso di cimentarsi sulle strade della Grande Mela. Edison Peña è uno dei 33 minatori cileni rimasti intrappolati 69 giorni a oltre 600 metri di profondità e salvati dalla perizia e dall’ingegno di chi ha ideato una capsula di salvataggio più spaziale che terrestre. Dopo un’esperienza del genere si ha di certo voglia di tornare a vivere l’atmosfera dell’aria aperta, forse non proprio di correre in modo impegnativo come alla Maratona di New York. A 34 anni Edison Peña ha voglia di farlo, perché nessuno sa che nelle viscere della Terra, lui si è mosso tra cunicoli e gallerie, non è rimasto immobile ad attendere la salvezza. Ad eccezione delle prime tre settimane, per quasi cinquanta giorni ha portato a termine la sua corsetta che gli ha permesso di accumulare oltre 900 km.

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