Kaden Groves vince sul lungomare di Napoli, tuttavia a farla da padrona nella sesta tappa del Giro d’Italia sono le cadute.
L’australiano dell’Alpecin-Deceuninck ha anticpato in volata il belga Milan Fretin (Cofidis) e il francese Paul Magnier (Soudal-Quick Step), ma farla da padrona sono state le cadute che hanno portato la direzione di corsa a neutralizzare la corsa negli ultimi sessanta chilometri non prendendo in considerazione i distacchi nel finale.
Prime fasi particolarmente combattute con numerosi corridori che hanno provato a prendere il largo non trovando però il via libera dell’INEOS Grenadiers che ha tenuto serrata la corsa fino al traguardo volante di Muro Lucano.
Poco prima hanno preso il largo Enzo Paleni (Groupama – FDJ) e Taco Van der Hoorn (Intermarché-Wanty) che hanno trovato il via libera prendendo oltre cinque minuti di vantaggio.
Dietro però è scattato Lorenzo Fortunato (XDS Astana Team) con l’obiettivo di prendere punti per la maglia azzurra, rientrando lungo la scalata al gran premio della montagna di Valico di Monte Carruozzo.
Con un grande sforzo lo scalatore bolognese è rientrato prendendosi il traguardo parziale, tuttavia in discesa ha deciso di rialzarsi lasciando Paleni e Van der Hoorn a condurre la corsa mantenendo un vantaggio di circa un minuto e mezzo. ù
A settanta chilometri dal traguardo ecco il colpo di scena con una caduta a centro gruppo che ha coinvolto numerosi atleti fra cui spiccano i nomi di Richard Carapaz (EF Education-EasyPost) e Jai Hindley (Red Bull-Bora-Hansgrohe), scivolati pesantemente portando gli organizzatori a neutralizzare la gara.
La corsa è stata successivamente fermata per ricomporre il gruppo prima di ripartire a Nola con il tempo neutralizzato bloccando tutto per la classifica, ma lasciando la possibilità agli atleti di giocarsi il successo di tappa.
I due fuggitivi hanno provato a compiere l’impresa tenendo duro sino a due chilometri dall’arrivo quando sono stati ripresi dalle squadre dei velocisti con Wout Van Aert (Team Visma | Lease a Bike) che ha provato invano l’imbucata.
Sul traguardo del Lungomare Caracciolo è però rinvenuto Groves che ha anticipato Fratin e Magnier, mentre a livello italiano va segnalato il quinto posto di Giovanni Lonardi (Team Polti VisitMalta) e il settimo di Martin Marcellusi (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè).
La classifica è rimasta quindi invariata con Mads Pedersen (Lidl-Trek) che mantiene un vantaggio di 17 secondi su Primoz Roglic (Red Bull-Bora-Hansgrohe) e ventiquattro su Mathias Vacek (Lidl-Trek).