di Marco Cangelli
A cinque anni di distanza dal primo titolo, Matteo Rizzo è tornato a svettare sul podio dei Campionati Italiani di pattinaggio artistico. Il 24enne di stanza all’IceLab di Bergamo si è aggiudicato la medaglia d’oro nell’individuale maschile facendo saltare il banco nel free program complice la giornata no del favorito Daniel Grassl.
Il portacolori delle Fiamme Azzurre aveva aperto la competizione tricolore nel migliore dei modi rispondendo immediatamente al giovane altoatesino e chiudendo il programma corto in seconda posizione con 87.64 punti (46.56 per la parte tecnica e 41.08 per le components), distante meno di tre lunghezze dalla vetta.
Una prova all’attacco per il pattinatore milanese che ha completato nel migliore dei modi la combinazione quadruplo toeloop/triplo toeloop commettendo però una sbavatura quadruplo loop chiuso in modo falloso e compiendo una rotazione corta.
L’allievo di Franca Bianconi non si è però arreso presentandosi al via del secondo segmento con l’obiettivo di conquistare il successo realizzando nel migliore dei modi il quadruplo rittberger e i due tripli axel, ma incappando in due cadute nei quadrupli toeloop.
Errori che non gli hanno impedito di ottenere un giudizio di 158.00 (78.91, 81.09) e totalizzare 245.64 punti, un risultato decisivo per compiere il sorpasso ai danni di Grassl, penalizzato dalle scivolate nel quadruplo lutz e nel quadruplo flip e costretto a rinunciare al podio.
A ottenere la piazza d’onore ci ha pensato Nikolaj Memola che, dopo il trionfo fra gli juniores nell’ISU Grand Prix Final, ha dimostrato di potersela giocare con la categoria superiore terminando a soli quattro punti dal vincitore.
La giovane promessa dell’IceLab ha recuperato una posizione rispetto allo short program realizzando una prova pulita che gli è valsa il miglior punteggio nella sezione, ma soprattutto il nuovo record personale con 161.37 punti (84.11, 77.26).
Una prestazione che gli ha consentito di migliorarsi ancora una volta e di fermarsi a quota 241.69, dieci punti in più rispetto alla miglior prestazione in carriera ottenuta al Budapest Trophy e fondamentale per lasciarsi alle spalle Gabriele Frangipani (Fiamme Oro, 232.70).