Pittin nella storia, primo successo assoluto in combinata nordica

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Una corsa tatticamente perfetta, un vero show cominciato al mattino nel salto dal trampolino HS117 e concluso nel pomeriggio con la solita, impeccabile, prova sugli sci stretti. Alessandro Pittin rompe l’ultimo tabù che ancora gli mancava nella combinara nordica e dopo il bronzo olimpico di Vancouver, sette podi (di cui quattro soltanto in questo inizio di stagione) in Coppa del mondo, arriva la prima vittoria della carriera e della storia in Italia nella disciplina. A Chaux Neuve, in Francia, il friulano delle Fiamme Gialle ha vinto la Gundersen davanti all’idolo di casa Jason Lamy Chappuis in una giornata che prometteva bene dopo il tredicesimo posto del salto che valeva un ritardo di appena 23″ dallo stesso francese. Alessandro Pittin ha impiegato appena un giro per ricucire lo strappo di migliori, poi si è maliziosamente nascosto in mezzo al gruppo fino allo strappo conclusivo, dove uno scatto imperioso ha lasciato staccata la concorrenza, con Lamy Chappsis costretto a inchinarsi e Fabian Riessle terzo.

L’indimenticabile giornata della squadra italiana si completa col quarto posto di Lukas Runggaldier, a meno di 1″ dal tedesco, dopo una bella rimonta dal diciassettesimo, mentre Armin Bauer ha concluso tredicesimo dalla ventitreesima piazza. Un successo senza precedenti che lancia Pittin addirittura al terzo posto della classifica generale con 448, in ritardo di 222 punti dal leader Lamy Chappuis e ad appena 8 punti dal giapponese Akito Watabe che è secondo. Sabato e domenica altre due Gundersen con gli italiani attesi protagonisti. 

forbes

Niente da fare, invece, per gli azzurri dello sci alpino nella supercombinata maschile di Wengen, vinta da Ivica Kostelic. Il detentore della Coppa del mondo, ventitreesimo dopo la discesa del mattino, ha recuperato fino al gradino più alto del podio in una gara importantissima in ottica Coppa del mondo per quello che è il suo trionfo numero ventuno della carriera, la terza della stagione. Kostelic ha rintuzzato l’attacco di Beat Feuz, il sorprendente svizzero che comandava la gara al mattino. Feuz ha lottato anche fra i pali stretti, conquistando un pregevole secondo posto ad apena 20 centesimi dal croato. E bene è andato pure Bode Miller, terzo al traguardo dopo i consueti numeri nel pomeriggio per rimanere sul tracciato. L’Italia si è difesa con onore grazie all’ottavo posto di Dominik Paris. L’altoatesino, settimo in discesa, ha fatto vedere buone qualità in slalom, limitando i danni e chiudendo appena alle spalle di uno specialista come Benjamin Raich. Bene anche Matteo Marsaglia, in costante crescita di prestazioni con un bel decimo posto, mentre Christof Innerhofer è finito tredicesimo dopo essere arrivato quarto in discesa. Punti pure per Siegmar Klotz (15simo) e Hagen Patschieder (24simo), mentre sono usciti nel pomeriggio Peter Fill e Giovanni Borsotti. In classifica generale Hirscher rimane al comando con 725 punti ma Kostelic risale a 595. Terzo Ligety con 493.