Bode Miller conquista nella discesa di Beaver Creek la vittoria numero 33 della sua carriera in Coppa del mondo. Bode ha pennellato il tracciato, senza commettere nemmeno la più piccola sbavatura e ha fermato il cronometro sul tempo di 1’43″82. Ancora una volta fra i migliori l’elvetico Beat Feuz, piazzatosi al secondo posto con un ritardo di soli 4 centesimi. Terzo è Klaus Kroell a 14. Buona la gara di Peter Fill, un po’ penalizzato dalla visibilità scarsa di inizio gara, ma comunque capace di concludere al settimo posto con 1 secondo di ritardo dallo yankee. Christof Innerhofer è 12/o a 1″24 dal vincitore, a causa di qualche imprecisione di troppo. Probabilmente, la medaglia di bronzo mondiale della disciplina non è ancora al 100% della condizione dopo il trauma cranico subito in allenamento sul ghiacciaio dello Stubai e il colpo al braccio di una decina di giorni fa. Terza volta a punti nelle gare di Coppa del mondo per Mattia Casse, mentre sono più attardati gli altri azzurri al via.
Lindsey Vonn fa gara a sé nella strana discesa di Lake Louise. L’americana mette d’accordo vento, sole e neve e conclude al primo posto con il tempo di 1’53″19. Le altre atlete invece soffrono del variare delle condizioni climatiche. Se ne avvantaggiano Tina Weirather, scesa con il numero 40, e classificatasi al secondo posto con un ritardo di 1″95 dalla Vonn, e Dominique Gisin terza a 2″06. Paga dazio, invece, l’azzurra Lucia Recchia, autrice di una prova maiuscola e sul podio virtuale per oltre un’ora. Alla fine la Recchia è 6/a con 2″38 di ritardo dalla prima e solo 32 centesimi dal podio. La prova della 31enne azzurra è strepitosa se si ripensa alla sequela di infortuni che l’ha tenuta lontana dalle piste per molto tempo. Prima problemi alla schiena che l’hanno condizionata dal 2005 al 2009, poi la caduta a Cortina del 2009, quando Lussy si ruppe un crociato e nel 2010 il trauma cranico proprio sulla pista di Lake Louise. Bene anche Verena Stuffer, 12/a a 2″60, Daniela Merighetti 15/a a 2″67 ed Elena Fanchini 18/a a 2″81. A punti anche Johanna Schnarf, mentre sono più indietro Francesca Marsaglia ed Elena Curtoni.