Serata a tinte nerazzurre all’Accademia dello Sport: Gasperini, De Roon e De Ketelaere protagonisti in campo e fuori

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La terza serata del Torneo di tennis e padel dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà di Bergamo è stata caratterizzata da tinte nerazzurre: a calpestare la terra rossa della Cittadella dello Sport di Bergamo, in Via Gleno 2/L, sono stati mister Gian Piero Gasperini e il vice Tullio Gritti, insieme a capitan Marten De Roon e Charles De Ketelaere. La loro presenza è stata anche l’occasione per ricordare il primo anno (e un giorno) dalla notte di Dublino, che ha portato l’Europa League all’ombra delle Orobie.

L’allenatore, che anche in questo campionato ha condotto l’Atalanta alla quinta qualificazione in Champions in sette anni, è amico stretto dell’Accademia dello Sport e, al netto delle voci che balenerebbero un suo addio anticipato a Bergamo, non ha dubbi sul proiseguo del rapporto con la realtà di Giovanni Licini: “Se mi chiedete di rinnovare con l’Accademia, firmo subito” ha scherzato il mister, che ha dedicato un applauso sentito al raggiungimento del traguardo di 3 milioni di euro raccolti e donati alle fragilità del territorio bergamasco.

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Gasperini omaggiato dai tifosi

Non si fa mai abbastanza – ha proseguito Gasperinie tra le realtà più belle che ho conosciuto in questa splendida città c’è sicuramente l’Accademia dello Sport per la Solidarietà. Sono molto felice di esser stato con voi partecipe di tutte queste iniziative. Sono qui per proseguire questo rapporto con voi, nel segno della solidarietà ma anche nel modo giocoso che è nello spirito dell’Accademia“.

Risultati straordinari, oltre a quelli ottenuti da Licini e volontari, sono quelli dell’Atalanta, già confermata terza forza in Serie A a due giornate dalla fine: “È il primo anno che arriviamo all’ultima giornata senza giocarci niente di determinante, vuol dire che i ragazzi si sono superati e hanno fatto qualcosa di straordinario. Non mi pareva vero, domenica scorsa, vedere nove partite in tv, mentre noi avevamo già giocato il sabato col Genoa. Tutte le altre si giocavano ancora qualcosa, mi sono sintonizzato sulla diretta gol, anche se non capivo nulla di quello che succedeva“.

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De Ketelaere e De Roon versione tennisti

“Il Gasp” è ormai un simbolo a tutto tondo per Bergamo, che l’ha insignito qualche anno fa della cittadinanza onoraria: “È un riconoscimento importante e quindi devo comportarmi bene, essere un buon esempio per questa città. Il legame con Bergamo non si interromperà mai, è qualcosa di viscerale, poi c’è il calcio e lo sport. Qui mi sento a casa. Ho un contratto con l’Atalanta e ho un grande rapporto con la proprietà e il presidente Percassi. Sul futuro parleremo dopo la partita di domenica, l’ultima, e ci confronteremo. Ogni stagione è diversa, per il futuro dovremo avere gli stessi obiettivi e la stessa mentalità, affrontando e risolvendo le problematiche che ci sono state quest’anno“.

Qualche battuta (prima di quelle sul campo) il mister l’ha scambiata anche col collaboratore tecnico Tullio Gritti, che quest’anno si è seduto in panchina in sostituzione del mister in alcune vittorie decisive, come quelle con Roma e Milan. “È lui quello che dice le parolacce agli arbitri, poi buttano fuori me“, ha scherzato il Gasp. “Quando lo faccio e l’arbitro si gira, io indico il mister, tanto ha già la nomea“, ha risposto Gritti con ironia. Per poi ricordare, sempre col sorriso, il lungo legame tra i due: “Negli ultimi 18 anni siamo stati più insieme noi due che con le rispettive mogli! Penso non ci sia nulla da svelare sul nostro rapporto, basta quello che già vedete. Il nostro futuro? Ve lo dico io: lunedì lui sarà a Torino, io a Desenzano“.

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De Ketelaere firma autografi ai tifosi

All’Accademia Gasperini ha di recente devoluto il gettone di presenza all’Assemblea del Comitato Piccola Industria di Confindustria Bergamo e le somme ricevute col premio Bearzot di cui è stato insignito a febbraio.

Come il mister, anche Marten De Roon e Charles De Ketelaere, prima di sporcare di terra le sneakers, hanno parlato del rapporto con Bergamo: “Di questa città – ha dichiarato capitan “Martino”, anche lui cittadino onorario – mi ha colpito il senso di appartenenza e il legame tra giocatori, tifosi, città e provincia. Quando giri in strada tutti ti danno o chiedono qualcosa, che sia un complimento o la richiesta di una foto. La squadra intanto è cresciuta e ci fa sognare sempre più. Mi sono sentito a casa dal primo giorno e probabilmente non me ne andrò più“.

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De Roon firma autografi ai tifosi

Proprio per questo suo attaccamento alla maglia, molti indicano il centrocampista olandese come possibile successore di Gasperini: “Prima devo giocare ancora un paio d’anni“, ha detto sorridendo Marten. “Inoltre, essere allenatore è diverso che fare il calciatore: quando giochi, arrivi al centro sportivo, fai il tuo e poi scappi. Se alleni, devi preparare e riguardare le partite, analizzarle. Non so se sono pronto, ma quando smetto potrei fare il corso e vedere cosa succede, ne ho già parlato qualche volta col mister“.

I due hanno giocato insieme in doppio, con Marino Magrin e Riccardo Maspero dall’altra parte della rete. Per Charles De Ketelaere il tennis non è una novità, dato che lo praticava da ragazzino: “Secondo me avete aspettative tennistiche troppo alte su di me“, ha ironizzato il belga, “ma comunque ho giocato fino a 11-12 anni e ancora oggi d’estate, ogni tanto, prendo la racchetta in mano e palleggio con mio fratello o mia sorella. Così nello sci, anche se non sono mai stato al livello dei tanti campioni della montagna che sono venuti a trovarvi in Accademia“.

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Gasperini tennista

Dal campo verde del Gewiss Stadium, invece, Charles è riuscito a trovare continuità e a diventare protagonista con l’Atalanta: “Sono venuto qui con la voglia di far bene e sento tanto amore dalla città“, ha chiuso l’attaccante. (Fonte: Accademia dello Sport per la Solidarietà)