Il pareggio all’Olimpico tra Roma e Juventus segna un passo in avanti per entrambe le squadre, che hanno la possibilità di mettere a segno la stoccata vincente ma alla fine vedono premiata la grande prova fatta di qualità e intensità di gioco. La prima partita trasmessa in 3D finisce 1-1 con gol in apertura di De Rossi, pareggio nella ripresa di Chiellini e calcio di rigore di Francesco Totti parato da Buffon. Ma la sintesi non rende merito alla cronaca di una gara aperta fino all’ultima azione. Conti sa che la squadra bianconera affronta la prova di maturità avendo di fronte una formazione con defezioni importanti ma non per questo da sottovalutare. Roma in campo con Stekelenburg in porta, De Rossi e Heinze centrali difensivi con Taddei e Jose Angel sugli esterni, centrocampo a tre con Pjanic, l’esordiente Viviani e Greco, e Francesco Totti alle spalle di Lamela e Osvaldo. Il 4-3-3 di Conte vede Lichtsteiner, Barzagli, Bonucci e Chiellini in difesa, Vidal, Pirlo e Marchisio centrocampisti, Pepe, Matri e Estigarribia in avanti. La Juve deve affrontare la partita con lo handicap del gol subito dopo 5’ su azione avviata dalla bandierina da Totti, al rientro, con pallone scodellato in area dove De Rossi tocca in mezza girata e Vidal che, appostato davanti alla porta di Buffon, stecca clamorosamente permettendo alla sfera di scivolare in rete. Con Totti in campo è un’altra Roma, perché la sola presenza in campo del capitano esalta il ruolo di un’altra bandiera giallorossa, De Rossi, autentico baluardo davanti alla difesa che può contare su un insuperabile Heinze e il portiere Stekelenburg che disputa la migliore gara stagionale. Il pressing alto dei giallorossi impedisce ai centrocampisti bianconeri di ragionare costringendoli ad agire con rapidità e subire l’interdizione. Marchisio scompare, Pirlo regge il confronto. La Juventus si rende pericolosa al 24’ quando Taddei manca l’aggancio con il pallone permettendo a Estigarribia di calciare in porta dove Stekelenburg fa buona guardia deviando in angolo. Alla mezz’ora Vidal prova a farsi perdonare ma il suo tiro esce di poco. Al 37’ Vidal ispira Pepe sul cui tiro Stekelenburg è pronto alla parata. Nel finale di primo tempo altri due tentativi juventini con calcio di punizione di Pirlo bloccato dal portiere giallorosso e un salvataggio di Heinze su tentativo di assist di Pepe per Matri solo al centro dell’area. All’11 della ripresa Luis Enrique richiama il giovane Viviani, autore di una buona prova. Al 16’ la Juventus trova il pareggio in modo egualmente fortunoso, con Estigarribia che colpisce male il pallone confezionando involontariamente un assist per Chiellini che di testa anticipa Stekelenburg e insacca. Un minuto dopo la Roma si presenta in area bianconera e Vidal stende Lamela determinando l’assegnazione del calcio di rigore. Sul dischetto va Totti che sogna di tornare al gol ma Buffon con uno scatto felino respinge il tiro prolungando il digiuno stagionale del capitano giallorosso. I due tecnici ricorrono alle sostituzioni. Al 23’ Quagliarella subentra a Matri, poi al 27’ Giaccherini prende il posto di Estigarribia, al 29’ Perrotta rileva Pjanic, al 41’ entra Elia ed esce Pepe, infine al 42’ chance per Borriello che sostituisce Osvaldo. Sul taccuino finiscono due occasioni per la Juve e l’ultima per la Roma. Al 38’ Lichsteiner colpisce l’esterno della rete, al 43’ palla gol per Quagliarella che, servito da una precisa verticalizzazione di Elia, si vede deviare il tiro da Stekelenburg in uscita, poi allo scadere del tempo regolamentare in contropiede Lamela serve Totti il cui tiro verso la porta di Buffon viene respinto da un difensore. Nei sei minuti di recupero concessi dall’arbitro Orsato le due squadre provano la via della rete, senza trovarla.
La Juventus aggancia l’Udinese al comando e conserva l’imbattibilità dopo 14 giornate. La Roma raggiunge Genoa, Cagliari e Catania.
Classifica: Juventus Udinese 30 Lazio Milan 28 Napoli 21 Palermo 20 Genoa Roma Cagliari Catania 18 Cagliari Inter Parma 17 Fiorentina Atalanta Chievo 16 Bologna 15 Siena 14 Cesena 12 Novara 11 Lecce 8.