Sir Alex Ferguson merita la copertina dell’ultimo dell’anno 2011. Il calendario ha fatto coincidere il suo giorno di nascita, 70 anni fa, con il turno casalingo di Premier League. Dopo aver tagliato il traguardo dei 25 anni sulla panchina del Manchester United, dove si è seduto per la prima volta nel novembre 1986, il simbolo inossidabile dell’Old Trafford sembrava destinato a godersi il trionfo annunciato contro il Blackburn, fanalino di coda del campionato inglese. Così non è stato e sir Alex ha dovuto prendere atto che le circostanze favorevoli non sono mai quelle annunciate. Il tecnico dello United, al termine della gara persa 2-3, ha saluto con la solita classe avversari e pubblico, anche se la delusione era decisamente marcata sul viso. L’attaccante Berbatov gli ha regalato prima un dispiacere, provocando il penalty trasformato dal nigeriano Yakubu che ha raddoppiato nella ripresa, poi si è scatenato nella ripresa riportando in parità il Manchester Utd e illudendo i tifosi dei Red Devils che, completata la rimonta, sarebbe arrivata anche la vittoria. Invece un’improvvida uscita del portiere dello United ha favorito la terza rete di Hankey che ha trovato la sua giornata di gloria, dando un dispiacere a Sir Alex Ferguson e spianando la strada al primato del Manchester City di Roberto Mancini. Duello aperto e continuo tra le due squadre, una stracittadina che dovrebbe decidere le sorti dello scudetto. Se riuscisse a vincerlo, Ferguson taglierebbe il traguardo dei 50 titoli in carriera. Lui che ha già trionfato 12 volte in Premier League, due in Champions League e due nel Mondiale per club, aggiudicandosi 5 Fa Cup, 4 Coppe di Lega, e una Coppa delle Coppe.