Tennis: Flavia Pennetta si arrende al mal di schiena

338

Flavia Pennetta, costretta a cedere al mal di schiena, manca l’appuntamento con la decima vittoria in carriera in un torneo del circuito Atp. Una finale decisamente sfortunata per la brindisina, testa di serie numero 4 all’ASB Classic di Auckland, in Nuova Zelanda, e costretta al ritiro all’inizio del terzo set della sfida contro la cinese Zheng Jie a causa di un problema alla schiena.
La finale, inizialmente in programma sabato, era stata rinviata a domenica per la pioggia. Gli organizzatori, visto il perdurare del maltempo, sono stati costretti a spostare il match su un campo indoor. Vinto nettamente il primo set 62 con due break al secondo e al settimo game, Flavia è stata condizionata dal dolore alla schiena. Già sul 5-2 la brindisina aveva chiesto l’intervento del medico, che le aveva praticato un massaggio nel tentativo di lenire il dolore. L’azzurra ha provato a continuare ma era palesemente condizionata soprattutto ai turni di servizio. Ceduto 63 il secondo set, Flavia è stata costretta al ritiro nel terzo con la Zheng in vantaggio 2-0 dopo un’ore e 35 minuti.
Un peccato perché ad Auckland l’azzurra poteva centrare il titolo numero dieci in carriera nel circuito maggiore. La Pennetta non aveva ceduto neppure un set nei quattro incontri giocati prima della finale, mettendo in mostra un’ottima condizione fisica, raggiungendo la finale anche in doppio. A parere dei tecnici, saggia la decisione di non rischiare oltre, in vista degli Australian Open, primo Slam della stagione a Melbourne.
La Pennetta era già stata finalista ad Auckland nel 2010, battuta in finale dalla belga Wickmayer). Per la Pennetta era la finale numero 21 nel circuito maggiore (record italiano) con nove titoli sinora conquistati. Flavia nella classifica delle azzurre più titolate della storia è seconda: davanti a lei c’è solo la Cecchini, che di titoli ne ha vinti 12. La Pennetta ha vinto Sopot nel 2004, Bogotà e Acapulco nel 2005, Bangkok nel 2007, Vina del Mar e Acapulco nel 2008, Palermo e Los Angeles nel 2009 e Marbella nel 2010.

forbes