Il rullino di Sofia Goggia si conferma imprendibile e, dopo il doppio podio di Beaver Creek, conquista il terzo nel corso del supergigante di Sankt Moritz.
La 32enne di Astino ha chiuso in terza posizione la gara che ha visto il successo dell’austriaca Cornelia Huetter, ma soprattutto il rientro nel circuito di Lindsey Vonn a distanza di cinque anni dal ritiro.
Su una pista complicata, dove diverse atlete non sono riuscite a rimanere nel tracciato, la 32enne di Graz non ha esagerato nel primo tratto alzando piano piano il giro dei motori e guadagnando soprattutto nella parte centrale dove Huetter ha pennellato le curve tagliando il traguardo in 1’15″18.
Seconda piazza per la padrona di casa Lara Gut-Behrami che probabilmente si è confermata la miglior interprete di questa specialità confermandosi veloce nella prima metà dell’Engadina, tuttavia su di lei ha pesato uno sbilanciamento su uno dei dossi che accompagnano all’arrivo accumulando così i diciotto centesimi che l’hanno separata dalla vittoria.
Nuovo podio, ma la consapevolezza di poter portare a casa il successo per Sofia Goggia che, grazie al terzo posto odierno, è riuscita a conservare il pettorale rosso dagli attacchi delle avversarie. La finanziera orobica ha faticato a trovare le linee giuste apparendo molto più irruenta rispetto a Beaver Creek.
La scelta di puntare su linee particolarmente tese ha però pagato soprattutto nella parte bassa dove Goggia ha firmato i migliori intermedi terminando con trentatré centesimi da Huetter.
“Sankt Moritz è un super-g tricky perché ha tanti punti mossi e tanti dossi. Dobbiamo fidarci completamente dei nostri sci e della linea che abbiamo in mente perché non conosciamo la direzione – ha spiegato Goggia ai microfoni di Rai Sport -. Ho sciato più a strattoni, ero più tesa rispetto alla scorsa settimana. Non avendo più sciato dall’America, non sapevo il grip. Non è una brutta prestazione, ma neanche bellissima. Far tre podi in tre gare non è assolutamente male. Per come ho sciato oggi c’è del margine, ma non tutte le ciambelle escono con il buco”.
L’ottima prestazione dell’Italia è stata confermata da Elena Curtoni e Federica Brignone che hanno sognato a lunghi tratti il podio.
La 33enne valtellinese sembra essersi ritrovata a pieno titolo dopo l’infortunio dello scorso anno concludendo al quarto posto a quarantadue centesimi da Huetter, mentre la 34enne di La Salle si è sbilanciata in una delle ultime porte che è costata cara concludendo in quinta posizione a quarantré centesimi dalla vetta.
Sesta piazza per Laura Pirovano, lontana settanta centesimi, mentre Marta Bassino ha concluso la gara fuori dalla top ten a ottantaquattro centesimi da Huetter.
Rientro in gara dopo cinque anni d’attesa per Lindsey Vonn che ha sfruttato la wild card messa a disposizione dalla FIS.
La fuoriclasse americana ha ritrovato la Coppa del Mondo a quarant’anni patendo parecchio nel tratto iniziale, ma facendo vedere dei segnali positivi concludendo in quattordicesima posizione a 1″18 da Huetter.