Ecco la nuova casa dell’AlbinoLeffe. Un gioiello

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L’AlbinoLeffe ha una nuova casa. E che casa! Potremmo dire di lusso. Sono pochi gli stadi in Italia che possono vantare una logistica di primo livello. E, soprattutto, sono pochissime le società che possono vantarne la proprietà. Perché è proprio di questo che stiamo parlando. L’AlbinoLeffe ha una nuova casa di proprietà. Su tutto il territorio nazionale sono solo sette le società proprietarie dello stadio in cui giocano: quattro di Serie A, due di Serie B e una di Serie C. E un terzo di queste sorgono proprio a Bergamo: Atalanta e AlbinoLeffe. Un vanto e un orgoglio per tutto il territorio.

La tribuna vista dall’esterno

Ma quella dell’AlbinoLeffe non è solo un’opera architettonica (piacevole in tutti gli aspetti), quella della squadra seriana è un’opera che si riempie di contenuti. Il logo che campeggia sulla parete esterna della tribuna già dice molte cose. Nella sua stilizzazione racconta dello stadio con la sagoma di profilo della tribuna, racconta dell’Accademy e del campus. È la costruzione di una serie di relazioni tra lo stadio e il territorio, le associazioni, le aziende, che diventa una rete intrecciata con sullo sfondo la provincia di Bergamo.

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Ma AlbinoLeffe propone anche una mission, che non è solo la prima squadra, che diventa l’apice di un lungo percorso. La mission di AlbinoLeffe è dedicare i propri sforzi alla formazione dei giovani attraverso lo sport. E dalla tribuna, basta gettare uno sguardo oltre al campo di gara principale per scorgere altri quattro campi dove si allenano e giocano i giovani. E quando si entra nell’impianto, dal cancello principale, prima di raggiungere gli ampi parcheggi, davanti trovi lo steccone (ancora in costruzione) dell’Accademy. Chapeau.
È Simone Farina, direttore generale di AlbinoLeffe, a fare gli onori di casa e a presentare questa nuova casa e la filosofia promossa dalla società. Sintetizza tutto il lavoro in sei connessioni.

La casa dello sport è innanzitutto luogo di formazione. Gli atleti giovani coinvolti da AlbinoLeffe sono attualmente 268, di cui 230 (l’88%) della provincia di Bergamo, il rimanente 12% viene dalla Lombardia.
Ma quando si parla di partite di calcio, significa parlare anche di promozione del territorio. L’evento sportivo non dura solo i 90′ di gara, ma va ben oltre e Bergamo e la Bergamasca di bellezze da offrire a questo turismo sportivo ne ha parecchie.
Parlare di AlbinoLeffe significa parlare anche di aggregazione sociale. La società seriana costruisce rapporti con enti, associazioni e aziende del territorio per promuovere attività che abbiano ricadute positive sul territorio. Un piccolo esempio è dato da una promozione in atto quest’anno che vede le persone over 65 ad avere l’accesso gratuito alle partite dei blucelesti.
Lo stadio nuovo, raro e prezioso come già detto, restituisce un’immagine superpositiva alla città di Bergamo. Non è solo bello, questo stadio rispetta e valorizza l’ambiente. Sorge in un contesto agricolo; si trova in mezzo alla campagna tra Zanica e Comun Nuovo e tutt’intorno è solo campi e verde. Il terreno di gioco fa distendere l’occhio, che si posa sul campo tra i campi.

Infine, ma non ultimo per importanza, va ricordato l’indotto economico. Per costruire uno stadio nuovo servono molte energie, oltre che idee e creatività. Il 76% delle aziende coinvolte sono bergamasche. E si pensi all’occupazione che AlbinoLeffe ha dato e continua a offrire. I principali partner di questa bella avventura sono Banca Intesa SanPaolo, Gewiss e TessItalia. Qui tutto è all’avanguardia e come ha sottolineato Franco Acerbis, le rifiniture fanno la differenza. Non sono certo rifiniture da capannone, bensì curate come fosse una vera e propria casa accogliente. Nei parcheggi si trovano anche le colonnine per la ricarica delle auto elettriche.

Un’ultima annotazione Simone Farina la dedica alla Giana Erminio, squadra di Gorgonzola, prossima avversaria che l’AlbinoLeffe affronterà proprio qui. Per due anni e mezzo, da quando l’AlbinoLeffe non ha più potuto giocare al comunale di Bergamo, la squadra ha dovuto trovare una collocazione in attesa della costruzione del nuovo stadio. Ed è proprio a Gorgonzola che i blucelesti sono stati ospitati. A loro il grazie della società seriana, pronta ad ospitarli con tutto il calore che meritano.