A distanza di quasi un anno dall’operazione all’anca, Matteo Rizzo è tornato a pattinare sul ghiaccio e per farlo ha deciso di conquistare il Budapest Trophy.
Il monzese di stanza all’IceLab di Bergamo si è imposto nella sesta tappa dell’ISU Challenger Series andata in scena nella capitale magiara aggiudicandosi la prova individuale con 247.26 punti, frutto del miglior punteggio in entrambe i segmenti.
Dopo aver guidato la gara nello short program, il portacolori delle Fiamme Azzurre si è confermato nel programma libero rinunciando al quadruplo toeloop, ma puntando comunque su un quadruplo loop (in questa occasione eseguito in modo falloso e con una rotazione corta) prima di dirigersi su due due tripli axel e cinque tripli.
Ciò gli ha fornito un punteggio di 162.49 (80.24 per la parte tecnica, 82.25 per le components) precedendo così lo svizzero Lukas Britschgi che è incappato in una caduta nel quadruplo toeloop singolo oltre a un axel eseguito solo semplice e un un toeloop ruotato solo da due giri nella combinazione con triplo lutz.
Sbavature che hanno impedito all’elvetico di andare oltre un punteggio totale di 238.02, ben distante dal tedesco Nikita Starostin che ha colto la terza piazza dopo aver recuperato tre posizioni e aver quindi totalizzato 199.08 punti.
Nella danza è arrivata invece una top ten con tanto di primato personale per Giulia Isabella Paolini e Andrea Tuba (Sport Ghiaccio Mezzaluna/ISC Mezzaluna Mentana) che hanno chiuso al nono posto con 162.61 punti, mentre Carlotta Argentieri e Francesco Riva (IceLab) si sono attestati al tredicesimo posto con 143.28 punti.