La pista di Saalbach si è confermata particolarmente adatta per le “scivolatrici” e a dimostrarlo è stata l’americana Breezy Johnson che ha conquistato l’oro nella discesa libera dei Mondiali di sci alpino.
La 29enne americana ha chiuso in 1’41″29 sfruttando il terreno intonso e anticipando l’austriaca Mjriam Puchner e la ceca Ester Ledecka.
Male le azzurre con Nicol Delago che si ha chiuso in ottava piazza davanti a Federica Brignone, decima, mentre Sofia Goggia è finita fuori dalla top ten.
Su un tracciato dove è fondamentale far scivolare gli sci senza commettere errori, Johnson si è trovata al meglio gestendosi nelle prime fasi e accelerando soprattutto nei tratti più pianeggianti dove era necessario lasciar sfogare gli attrezzi.
Un fattore che è diventato fondamentale per tutte le avversarie che hanno dovuto patire l’accelerazione di Johnson che ha distanziato di quindici centesimi la padrona di casa Mjriam Puchner.
L’austriaca è stata decisamente più veloce nel tratto alto complice anche la capacità di creare velocità nei punti dove è necessario mettersi in posizione, tuttavia un piccolo sbilanciamento su uno dei dossi le ha fatto perdere quella rapidità fondamentale per rimanere agganciata a Johnson.
Nonostante abbia provato a disegnare curve migliori della sfidante, si è dovuta accontentare dell’argento davanti a Ester Ledecka, bronzo a ventuno centesimi dalla vincitrice, ma soprattutto rammaricata per aver perso una grande occasione con gli sbilanciamenti patiti sui salti e la spigolata nel finale.
Male l’Italia con Nicol Delago che, dopo essersi guadagnata il posto nelle prove cronometrate, è risultata la migliore con il ottavo posto a settantasei centesimi da Johnson.
Una prova carica di sbavature per la gardenese che ha patito i dossi, ma è riuscita comunque a lasciarsi alle spalle la collega Federica Brignone, decisamente attardata sui tratti di puro scorrimento e impossibilitata a recuperare nei punti più tecnici del finale tanto da attestarsi al decimo posto a 1″19 dall’americana.
Ancor più lontane Laura Pirovano e Sofia Goggia, fuori dalla top ten e distanti rispettivamente 1″69 e 1″97 dopo aver compiuto due gare senza eccessivi errori, ma che hanno confermato la poca dimestichezza con una pista che ha favorito piuttosto le atlete in grado di creare velocità pura senza intraversare mai gli sci.