Il 26 luglio 2024 Michele Sarzilla avrebbe voluto sfilare lungo la Senna per festeggiare il traguardo di una vita, quello di prendere parte alle Olimpiadi Estive.
A Parigi il 36enne di Seriate non ci è andato a causa dell’esclusione da parte della Commissione Tecnica della Federazione Italiana Triathlon (FItri) che, nonostante il miglior posizionamento nel ranking mondiale, ha deciso di relegarlo come riserva.
Un ruolo che lo ha costretto a rimanere in provincia di Bergamo e trasformare quella data così importante per la propria vita, in un momento triste segnato dal ricorso respinto dal Collegio di Garanzia dello Sport.
L’atleta bergamasco ha preso atto della situazione ripercorrendo sui social i passi che lo hanno avvicinato ai Giochi: “26 luglio 2024, una data che avevo segnato da tempo sul mio calendario.
Ci siamo, oggi è il grande giorno, il giorno dell’inaugurazione dei Giochi Olimpici di Parigi 2024, un evento che avrei voluto vivere in prima persona e invece mi ritrovo ad ammirare in televisione dal divano di casa. I fatti li conoscete tutti ormai, non è questo un post polemico né tantomeno voglio calamitare oggi l’attenzione su di me. Oggi è un giorno di festa e lo spazio e le riflessioni sono tutte per le persone che ho conosciuto lungo il percorso, per coloro che ce l’hanno fatta e saranno presenti a Parigi, nel più importante palcoscenico sportivo al mondo. Un percorso olimpico è fatto di fatica, gioia, dolore, sudore, incazzature, viaggi intercontinentali, training camp, sogni, e soprattutto, persone. Persone con la quale condividere tutto ciò, e oggi, piuttosto che parlare di performance, risultati o medaglie, è giusto dare spazio agli Amici con cui ho avuto la fortuna di condividere questo viaggio, in particolar modo Bianca Seregni e Alessandro Degasperi – ha raccontato Sarzilla -. Sono sicuro, nonostante l’epilogo, che fra qualche tempo, quando ripenserò a questi anni, avrò il ricordo dei migliori anni della mia vita. Ogni singolo istante, ne è valsa la pena e dentro di me avrò la certezza di avere il cuore in pace, avendo dato e fatto tutto il possibile. Giunti alla fine di questo cammino siamo stati l’unico team italiano a classificare 3 atleti alle Olimpiadi, con la miglior donna e il miglior uomo nel ranking olimpico, e questo è un dato di fatto, nessuno potrà negarcelo. Onore a noi quindi, ai nostri allenatori, compagni di squadra, sponsor e tutte quelle persone che hanno dato il loro contributo alla nostra crescita. Non mi resta che augurarvi di vivere a pieno questo sogno, augurare a me stesso che la vostra presenza possa anche solo minimamente placare la mia tristezza, e augurare a tutti voi che mi avete seguito e sostenuto in questo viaggio di vivere a pieno il fuoco Olimpico che questa sera incendierà Parigi. Ragazzi, vi aspetto al vostro ritorno per costruire il prossimo sogno, perché la vita va avanti, al di là dei Giochi”.