La Pallanuoto Bergamo sta vivendo un inizio di stagione, tuttavia la squadra orobica ha ritrovato la Serie A2 provando un’esperienza tutta nuova.
La formazione si è rafforzata inserendo una serie di giovani alla guida di Giovanni Foresti con l’obiettivo di fare esperienza con i più grandi, una scelta accompagnata dal presidente Stefano Carrara che sogna un girone di ritorno di alto livello.
Come commenta questo inizio di stagione della Pallanuoto Bergamo?
Devo dire che ce l’aspettavamo. Purtroppo non ci ha giovato, nel senso che ci ha messo di fronte subito a delle partite con squadre che sulla carta erano alla nostra portata, o almeno così credevamo. I risultati ci stanno dando ragione, nel senso che è un continuo miglioramento, stiamo sempre perdendo di misura durante tutte le partite. Quello che ci manca è sicuramente ancora quel piccolo passo che ci toglie un po’ di dosso il cappotto della Serie B e ci faccia rendere che in Serie A c’è bisogno di uno sforzo in più. Purtroppo siamo di fronte a un calendario particolare che ci ha spettato prima tutte le squadre nella parte inferiore e poi quelle della parte superiore. I risultati per ora non sono arrivati a livello di punteggio, stanno però arrivando i miglioramenti. Noi abbiamo passato le prime due giornate subendo completamente nel primo tempo l’atteggiamento degli avversari, con parziali devastanti, per poi perdere le partite per due o tre gol. Ora la tendenza è completamente diversa, l’abbiamo completamente invertita, ossia siamo più pronti quando scendiamo in acqua, ma ci manca ancora l’ultimo passo per arrivare sulla strada giusta. Ovviamente il mister non è contento, ma ci mancherebbe che non sia così, però adesso ci vuole quella cosa in più, ma ci vuole tanta fiducia e tanta pazienza da parte di tutti, perché i risultati continueranno ad arrivare se continuiamo a fare quanto stiamo facendo. Dobbiamo tenere duro come gruppo, soprattutto anche dal fronte dirigenziale.
Perché quest’anno avete scelto di puntare così tanto sui giovani?
Abbiamo infoltito la squadra rispetto allo scorso anno visto che non abbiamo perso nessuno. Chiaramente il mister si trova di fronte ogni singolo giorno a una serie di scelte riguardanti la gestione degli allenamenti, le amichevoli così come la preparazione degli schemi e altro perché sono tutti ragazzi, dal primo all’ultimo, che si impegnano, sono presenti ed è difficile da scremare per meritocrazia. L’allenatore deve quindi ricorrere alle sue sensazioni e quindi è difficile riuscire a decidere ogni volta. Credo che se pensiamo a un giovane come Locatelli, che è il secondo più piccolo della nostra squadra, e ha segnato cinque gol contro Piacenza, dimostra che la squadra c’è. Manca solo un po’ d’esperienza e un po’ di malizia per portare a casa la vittoria. Prima o poi l’esperienza va fatta, quindi sono sicuro che già dal girone di ritorno vedremo il loro livello.
Quanto pesa dovervi allenare e giocare lontano da Bergamo?
Bergamo è casa nostra. Ovviamente la squadra che gioca in casa riceve sempre una spinta in più, quindi con questo esorto, quanto meno nelle gare casalinghe, i nostri sostenitori a venirci a vedere a Monza. La stiamo facendo diventare un po’ la nostra casa provvisoria, sicuramente con il pubblico l’esperienza diventa più coinvolgente per tutti, anche perché i giocatori si sentono spinti. Nonostante ciò i sostenitori più fedeli ci seguono anche in trasferta, quindi finora non possiamo lamentarci di questo. La cosa più complicata sono gli allenamenti visto che dobbiamo giostrare su diverse piscine con orari impegnativi per tutti. Nessuno dei nostri giocatori è un professionista, quindi si può immaginare che sforzo immane facciano per conciliare vita privata e sportiva.
In futuro tornerete a giocare a Bergamo?
Assolutamente sì, stiamo giocando fuori perché la piscina è in ristrutturazione. Siamo ovviamente la prima e l’unica squadra a Bergamo, per cui rientreremo a Bergamo di diritto non appena riaprirà l’impianto. Siamo già in contatto con il Comune tramite la società Aquamore che gestirà l’impianto e l’assessore Messina, per cui noi attendiamo di poter rientrare il prima possibile.
Sarà possibile centrare l’obiettivo salvezza?
Attualmente è assolutamente possibile perché abbiamo avuto un po’ di sfortuna con il calendario e sono convinto che faremo un ottimo girone di ritorno. Dobbiamo solo continuare tutti con questa mentalità visto che il campionato è ancora lungo, sono ancora ventidue partite e lo sport in generale è imprevedibile. Può capitare di tutto, sia per noi che per le altre squadre, quindi è ancora tutto da scrivere.













