Spelgatti, presidente Avas: “Abbassate l’affitto o saremo costretti ad andarcene altrove”

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A Lovere l’Avas svolge un’attività senza scopo di lucro per favorire uno sport, quello della vela, che dà lustro alla cittadina sul lago e promuove questo sport soprattutto fra i giovani, sviluppando anche il settore parasiling per i ragazzi meno fortunati. L’Associazione velica dell’Alto Sebino non ha scopo di luco e si regge sui proventi derivanti dalle famiglie degli atleti e da alcuni sponsor.

Ma da tempo c’è un problema. Quello dell’affitto, che è troppo alto, rispetto al bilancio dell’associazione. Si mangia un quarto dei proventi e di conseguenza diventa tutto difficile da gestire.

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Il presidente Renato Spelgatti lancia l’SOS e sottolinea l’importanza di una gestione equa e sostenibile per la sua associazione, mantenendo sempre come priorità il benessere dei giovani atleti e ide loro sviluppo sportivo. In un momento di incertezze, la sua determinazione è un esempio di come le comunità sportive possano affrontare le sfide con resilienza e passione.

Ora l’associazione si attende dal nuovo consiglio de L’Ora, la società che gestisce il porto turistico di Cornasola, dove ha sede l’Avas, un trattamento equo. Ecco le dichiarazioni e le intenzioni del presidente Avas Renato Spelgatti, rilasciate ad Araberara.

AVAS
Renato Spelgatti

Presidente Spelgatti qual è la situazione attuale della vostra società?
Sono appena stato rieletto presidente per altri quattro anni e voglio condividere alcune sfide che stiamo affrontando. Siamo alla fine del contratto di locazione con L’Ora, la società che gestisce il Porto Turistico di Lovere sul Lago d’Iseo. Negli ultimi quattro anni abbiamo versato circa 25.500 euro all’anno di affitto. Per una società con un bilancio di 100.000 euro, è una cifra folle. Siamo una organizzazione senza scopo di lucro che gestisce quattro squadre agonistiche e una squadra di Parasailing”.

Quali difficoltà avete affrontato?
Abbiamo superato momenti molto difficili, in cui temevamo di non farcela. Abbiamo potuto continuare grazie all’aiuto di alcuni sponsor e dei genitori dei ragazzi che praticano vela con noi”.

Cosa chiedete per il futuro?
Chiediamo di poter lavorare con un affitto equo. Facciamo attività con i ragazzi, coinvolgiamo le scuole e molto altro. Con un affitto così alto, non possiamo reggere. Vogliamo pagare il giusto; altrimenti, ci trasferiremo. Abbiamo già ricevuto offerte da altri paesi. Confido in un trattamento diverso da parte del nuovo consiglio de L’Ora che entrerà in funzione a breve. Non chiediamo soldi tantomeno di non pagare l’affitto; vogliamo solo pagare il giusto. Siamo e saremo sempre apartitici e apolitici. Siamo qui per fare sport e per il benessere dei ragazzi che pagano la tessera. Tuttavia, dobbiamo fare fronte a spese per allenatori, attrezzature, vele e gommoni. Facciamo il possibile per mantenere tutto in attività”.

Quali sono le vostre aspettative?
Aspettiamo fiduciosi il nuovo bando. Abbiamo la volontà di continuare a far crescere la nostra comunità sportiva e a offrire un ambiente sano e stimolante per i nostri ragazzi”.