L’8 marzo e’ una festa per le donne in tutto il mondo, ma difficilmente lo e’ anche per le decine di milioni di bambine e adolescentiche sono state costrette a rinunciare all’infanzia, alla scuola e a gran parte della propria liberta’ per sposarsi. Francesco Totti, capitano della Roma e Ambasciatore dell’UNICEF Italia, ha aderito all’iniziativa “8 marzo delle bambine – Bambine non spose” contro i matrimoni precoci, lanciata dall’UNICEF Italia in occasione della Giornata Internazionale della Donna per sottolineare il dramma dell’infanzia negata di milioni di bambine. Il matrimonio precoce è una violazione dei diritti umani fondamentali e influenza tutti gli aspetti della vita di una ragazza: nega la sua infanzia, compromette l’istruzione limitando le sue potenzialità, mette in pericolo la sua salute e aumenta il rischio di essere vittima di violenze e abusi.
Circa 70 milioni di donne nel mondo in via di sviluppo (esclusa la Cina) tra i 20 e i 24 anni, oltre una su tre, si sono sposate prima dei 18 anni. Se la tendenza attuale proseguirà, entro il 2020, 142 milioni di bambine si sposeranno prima di aver compiuto 18 anni. Parliamo di 14,2 milioni di bambine ogni anno, vale a dire 37.000 ogni giorno. L’Unicef ricorda che almeno 50mila ragazze tra i 15 e i 19 anni muoiono ogni anno a causa di complicazioni durante la gravidanza e il parto. Inoltre, se una madre ha meno di 18 anni, il rischio che il suo bambino muoia nel primo anno di vita è del 60% più alto rispetto a uno nato di una donna che ha superato i 19 anni. “Sono dati che non possiamo più accettare”.
Negli ultimi trent’anni, spiega l’Unicef Italia, il tasso di matrimoni precoci, a livello globale, è diminuito grazie a legislazioni e politiche nazionali volte a tutelare i diritti dell’infanzia, all’impegno con le comunità e all’attivismo delle ragazze e dei ragazzi che vivono nei Paesi dove questa pratica è ancora diffusa. “Ma i matrimoni precoci sono ancora diffusi in molte regioni del mondo soprattutto nelle zone rurali e nelle comunità più povere, perpetuando il circolo vizioso della povertà. In alcune regioni l’incidenza del matrimonio precoce è particolarmente alta: il 46% in Asia meridionale, e 37% nell’Africa sub sahariana”.
I 10 Paesi dove è più alta la percentuale di donne tra i 20 e i 24 anni che si sono sposate – o hanno iniziato a convivere – prima dei 18 anni sono: Niger 75%; Repubblica Centrafricana 68%; Ciad 68%; Bangladesh 66%; Guinea 63%; Mozambico 56%; Mali 55%; Burkina Faso 52%; India 47%; Eritrea 47%. Il gesto di solidarietà di Francesco Totti non è isolato; come lui anche il rugbysta Andrea Lo Cicero, interpreti delle voci di piccole spose bambine alle quali è stata negata l’infanzia.