Juve stregata dalla Sirenetta

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Wiland-FC-CopenhagenCopenaghen, famosa per la sua Sirenetta, aggiunge un nuovo personaggio fantastico. E’ l’Uomo Ragno, impersonato dal portiere della squadra locale all’esordio in Champions League contro la Juventus. Lo svedese Wiland, barbuto estremo difensore (nella foto), ci mette le mani, i piedi e i pugni per respingere gli assalti dei bianconeri, scesi in campo in maglia gialla. Il problema è che i danesi riescono addirittura a sorprendere la difesa della Juve, in particolare Chiellini il quale, dopo essersi fatto soffiare il pallone a centrocampo dall’interista Alvarez nel match di campionato, si addormenta davanti a Buffon mentre Jorgensen sopraggiunge alle spalle soffiandogli il pallone e scaricando in rete. La squadra di Conte raddrizza il risultato con Quagliarella che, da centro area, batte di prima intenzione il pallone servito da Peluso e scivolato fino a lui grazie a una finta di Tevez. L’Apache fallisce il gol del 2-1 al 92’ a due passi dalla porta del Copenaghen, ma sarebbe ingiusto attribuire a questo errore il pareggio per 1-1 rimediato dalla Juventus che rimane un risultato positivo ma in realtà significa due punti in meno nel carnet. Si devono aggiungere la traversa colpita da Quagliarella e il clamoroso errore di Pogba che calcia alto a due passi dalla porta danese. La prima partita della fase a gironi finisce con lo stesso risultato maturato un anno fa a Copenaghen contro il Nordsjaelland. Uno stadio stregato, perché il secondo tempo si gioca a senso unico con la Juventus costantemente votata all’attacco. Conte preferisce avvicendare Quagliarella con Giovinco nel finale, anzichè Loorente. Non c’è spiegazione per certi epiloghi se non la conferma che, anche contro squadre sulla carta più deboli, mai vanno commessi errori. Peccato aver concesso il primo tempo, disputato sotto ritmo dai bianconeri, poi ripresisi nella seconda parte di gara.

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