PalaEstra non certo vestito a festa per l’Opening Night della stagione 2013-2014, larghi vuoti sugli spalti e solo la parte piu’calda del tifo biancoverde non manca nell’incessante sostegno ai propri beniamini. Sono cambiati molti dei protagonisti rispetto all’infuocata semifinale play-off, ma l’inconfondibile acconciatura di Daniel Hackett resta immutato riferimento per compagni ed avversari. La guardia, reduce dalle polemiche con l’entourage della Federazione per l’assenza al Campionato Europeo, riparte esattamente da dove aveva lasciato: ennesimo trofeo sollevato, titolo di MVP in bacheca con 14 punti a referto e tante giocate decisive. Variano l’uomo che per primo solleva la Coppa ( Ress, bagna la “fascia di capitano” con 14 punti e le 2 triple assassine che sommergono Varese nell’ultimo quarto) e quello che lo “guida” dalla panchina ( in perfetto stile Montepaschi, promosso l’ex “assistente” Marco Crespi). Per il resto, ottimo secondo tempo per Green (14), ben spalleggiato da Carter (top scorer senese con 18 e mortifero dai 6, 75).
E Varese? Il nuovo condottiero Frates parte con il freno a mano tirato (2-12), ma ha il merito di fare rientrare alla grande i lombardi (+1 all’intervallo), grazie all’energia e al talento di un super Achille Polonara (17 nei primi 2quarti, ma 0 nei secondi 20′). Coleman (23) si dimostra “bomber”di razza, mentre Hassel (11) e Clark (10) si mostrano ancora troppo discontinui. Detto della fuga iniziale senese e del prepotente rientro varesino, la partita si decide negli ultimi 10′, quando Crespi schiera il quintetto piccolo, con Ress da finto pivot, aprendosi il campo per le conclusioni dalla lunga distanza, carburante additivo per lo strappo finale. Squadre con ancora ben evidenziato il cartello ” Lavori in corso”, ma il campionato ormai alle porte invita tutti ad una attenta riflessione su aspetti positivi e negativi. Non basta una partita a definire una squadra, ma qualche indizio, lo possiamo già cogliere.
( commento di Luca Polesinanti)