Cristiano è troppo Real

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Cristiano-Ronaldo_real-madridCristiano Ronaldo non è certo di partecipare con il suo Portogallo al Mondiale in Brasile. Ma intanto continua a essere protagonista assoluto nel Real Madrid. Nel match casalingo di Champions contro la Juventus mette a segno due reti e procura l’espulsione di Chiellini. Quanto basta per definirlo man of the match. I bianconeri, sebbene sconfitti per 2-1, hanno il merito di tenere testa agli avversari anche nella seconda parte di gara, giocata in inferiorità numerica, impedendo al Real Madrid di spadroneggiare. Una gara condizionata dalla decisione arbitrale di punire con il rosso un intervento di mera ostruzione, punibile con il giallo. Eppure la Juventus riesce in dieci a mettere pressione fino all’ultimo al Real Madrid. I bianconeri raccolgono complimenti ma masticano amaro. Conte sorprende tutti schierando Barzagli e Chiellini difensori centrali con Caceres e Ogbonna, tra i meno utilizzati da inizio stagione, sugli esterni. Vidal, Pirlo e Pogba compongono la linea di centrocampo, con Marchisio alle spalle di Tevez e Llorente. Il 4-3-1-2 non è esattamente nelle strategie ricorrenti del tecnico bianconero ma tant’è. Si affronta il Real Madrid e occorre adattarsi. Carlo Ancelotti promuove tra i pali Casillas, che in campionato lascia il posto a Diego Lopez, e si affida al 4-3-3. Sulla linea di difesa ci sono Arbeloa, Sergio Ramos, Pepe e Marcelo. A centrocampo Khedira, Modric e Illarramendi. Trio offensivo con Di Maria, Benzema e Cristiano Ronaldo. L’impatto con il Santiago Bernabeu è di quelli che tramortirebbero chiunque. Slalom inarrestabile di Di Maria all’ingresso dell’area di rigore e palla filtrante per Cristiano Ronaldo che parte sul filo del fuorigioco, aggira elegantemente Buffon in uscita e da posizione angolata infila con precisione a porta vuota. Numero di grande classe e Real in vantaggio dopo 4’. Il merito della Juve risiede nella capacità di riprendere a macinare gioco come se niente fosse. Un atteggiamento che paga perché, dopo un paio di conclusioni pericolose dell’attivissimo Tevez, arriva il gol del pareggio al 21’ con Llorente il quale approfitta di una corta respinta di Casillas su colpo di testa di Pogba e in scivolata mette in rete. La Juve affonda sulle fasce e si rifà pericolosa con Pogba e Pirlo, ma commette un’ingenuità difensiva quando Chiellini prende, è il caso di dire, per il collo Ramos davanti a Buffon. L’arbitro di porta induce il direttore di gara a concedere il calcio di rigore che al 27’ Cristiano Ronaldo trasforma in modo impeccabile e, soprattutto, imparabile anche per il portiere bianconero. Si va al riposo sul 2-1. Dopo 60 secondi della ripresa Pirlo lancia di prima intenzione in area Pogba, anticipato d’un soffio da Casillas. Ma dopo un altro minuto e mezzo la svolta pesante per la Juve con Chiellini che affronta il duello in velocità con Cristiano Ronaldo fermandolo prima dell’ingresso in area con il braccio. Sembra un intervento di ostruzione, punibile sicuramente. L’arbitro tedesco Grafe mostra il cartellino rosso, dopo che Ronaldo si porta le mani al viso. Chiellini, ammonito in occasione della concessione del penalty nel primo tempo, ferma irregolarmente la corsa del madrilista. Anche il secondo giallo avrebbe lasciato comunque la Juve in dieci. Allora Conte inserisce Bonucci e richiama Llorente. Prima del quarto d’ora cambio tattico deciso da Conte: esce Pirlo per fare spazio a Asamoah. Più quantità e gioco di interdizione. Ma in pochi secondi il Real Madrid sfiora il terzo gol, clamorosamente sbagliato da Benzema che alza il pallone oltre la traversa davanti alla porta aperta juventina. Un errore accolto da una bordata di fischi del pubblico spagnolo. Al 17’ proteste di Vidal che subisce una leggera spinta in area per poi cadere, impiantandosi, dopo aver subito un contattosulla scarpa. L’arbitro sorvola. Al 21’ arriva il momento di Bale che subentra a Benzema, con Cristiano Ronaldo che va a occupare la posizione centrale in attacco. Conte ridisegna ancora la Juve inserendo Giovinco al posto di Ogbonna, con Asamoad che arretra sulla linea difensiva. E Giovinco al 25’ sferra un rasoterra velenoso che Casillas devia in angolo. Proteste bianconere alle stelle quando Pogba viene fermato fallosamente al limite dell’area senza che l’arbitro intervenga. Ultimo cambio nelle file del Real: Isco per Illarramendi. Buffon è bravo a ipnotizzare Khedira che gli arriva a tu per tu. Al 28’ Giovinco prova su calcio di punizione mirando troppo alto. Al 33’ Modric ferma fallosamente Giovinco da tergo. Viene ammonito insieme a Caceres che protesta. Poi Morata, considerato il nuovo Morientes, entra al posto di Di Maria e va subito al tiro, bloccato da Buffon. Al 39’ Giovinco scatta in area del Real ma perde il tempo per la conclusione. Un minuto dopo lancio perfetto per Marchisio che, smarcato, non aggancia. Il Real vince e viaggia a punteggio pieno nel girone con 9 punti. A quota 4 il Galatasaray che batte il Copenhagen (1). La Juventus con soli due punti ha tempo e margine per risalire.

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