Come poteva concludersi il 2013 WTA se non con Serena Williams che alza un trofeo? Nessuno, che avesse minimamente seguito in questi ultimi mesi il tennis femminile poteva avere dubbi sulla vincitrice del Master di Istanbul. L’interesse nel vedere chi sarebbe arrivata a contendere il trionfo alla numero 1 del mondo era onestamente l’unico stimolo oltre ad ammirare la forza e la ferocia di colei che si candida ad essere certamente indicata come una delle giocatrici più forti di tutti i tempi. Non a caso con questo successo nel torneo conclusivo, aggancia la leggenda Chris Evert a quota 4 successi e se non bastasse per renderle merito ecco qualche altro numero da capogiro: 78 successi in stagione (a fronte di SOLE 4 sconfitte), 11o titolo ed oltre 12 milioni di dollari guadagnati (il solo Djokovic ha incassato di più nel mondo del tennis). Cosa altro aggiungere?!? Certo le avversarie più quotate (Sharapova, Azarenka) erano fuori causa ed i successi con Jankovic (semifinale) e Li Na (finale) sono stati più sofferti del previsto, ma alla fine la realtà è che nessuna attualmente può essere paragonata a lei su un campo da tennis. La cronaca rende omaggio alla colored Usa in grado di risalire la china dopo un primo set complicato dall’ottima verve della cinese che questa settimana raggiungerà il proprio top ranking (numero 3 del mondo). 2/6 6/3 6/0 il punteggio finale ed ora palcoscenico che si tinge di azzurro per l’ultimo atto: Cagliari ospita nel week-end la finale di Fed Cup e le ragazze di coach Barazzutti non vogliono certo farsi scappare una ghiottissima occasione.
In campo maschile, mentre si attendono gli ultimi verdetti per definire il quadro degli 8 sfidanti al Master di Londra, segnali confortanti da Roger Federer, che si arrampica fino alla finale del “torneo di casa” (Basilea), stoppato solo dal grandissimo momento di forma di Juan Martin Del Potro. Vittoria-bis (dopo il 2012) per il gigante argentino che si impone 7/6 2/6 6/4 dopo 2ore e 20 minuti di magnifico tennis. Poco incoraggianti sono invece le sensazioni per lo spagnolo David Ferrer, testa di serie numero 1 a Valencia (e campione in carica) si arrende al russo Youznhy (3/6 5/7) in appena 83 minuti. Quinta sconfitta (su 6) nei confronti diretti sul veloce, ma soprattutto sesta finale consecutiva persa in stagione. A Londra sarebbe meglio non pensarci…
(commento di Luca Polesinanti)