Nella serata in cui Cesare Prandelli festeggia la 50esima panchina da ct, ancora un pareggio per l’Italia, scesa in campo a Londra per testare moduli e uomini candidati alla spedizione azzurra in Brasile nel 2014. A sette mesi dall’avventura della fase finale del mondiale, il laboratorio azzurro produce un 2-2 accettabile. Italia-Nigeria, ultimo uscita ufficiale della Nazionale di Prandelli, potrebbe essere tranquillamente Italia-Resto d’Europa, considerato che nelle file della formazione africana giocano tutti nei campionati del vecchio continente. Carattere amichevole a parte, il match è un importante banco di prova per tanti calciatori che Prandelli non avrà modo di testare in molte altre occasioni. E l’Italia, dopo essere entrata bene in partita, conferma di soffrire le squadre africane appena il proprio ritmo di gioco cala. Prandelli prova uno schieramento inedito, con Sirigu tra i pali, Ranocchia e Ogbonna difensori centrali, Maggio e Pasqual esterni, trio di centrocampo composto da Montolivo, Thiago Motta e Giaccherini, mentre Candreva fa il trequartista alle spalle della coppia agognata dal ct azzurro, formata da Giuseppe Rossi e Balotelli. E i due sono protagonisti dell’azione che al 12’ confeziona il vantaggio dell’Italia: SuperMario aggancia e difende il pallone, punta l’area e allarga per Pepito che supera il portiere avversario in uscita. Due minuti dopo il laziale Onazi scalde le mani di Sirigu. L’Italia tiene bene il campo e al 32’ potrebbe raddoppiare quando Montolivo smarca Balotelli che calcia addosso al portiere. Fra il 35’ e il 39’ Nigeria a segno due volte su palle inattive che trovano la difesa azzurra impreparata. Prima Dike sovrasta di testa Pasqual gonfiando la rete ma dando l’impressione di commettere fallo sul difensore azzurro. Poi Ameobi raddoppi anticipando Ogbonna con un tiro al volo sul primo palo. Tra i due gol rischio autorete di Ranocchia che devia in angolo un tiro di Moses. Al 41’ Balotelli prova a rispondere subito ma la sua botta di destro è centrale e viene respinta dal portiere Ejide. Il secondo tempo inizia all’insegna dell’Italia arrembante con due azioni di Balotelli e con il pareggio firmato da Giaccherini dopo 1’45″ su assist di Candreva. All’8’ tre cambi: Pirlo per Montolivo, Parolo per Thiago Motta e Diamanti per Giuseppe Rossi. Al 14’ Pirlo si esibisce nel suo numero migliore: calcio di punizione insidioso, il portiere Ejide respinge sui piedi di Parolo che a due metri dalla porta calcia incredibilmente alto. Al 16’ il centrocampista del Parma colpisce il palo con un rasoterra. Al 20’ la Nigeria è costretta alla sostituzione del portiere: a Ejide subentra Enyeama. Nello stesso momento Cerci prende il posto di Candreva. Se al 27’ Balotelli sfiora l’incrocio dei pali con un tiro a giro dopo aver ricevuto un lungo e splendido assist da Diamanti, due minuti dopo Sirigu salva la porta azzurra deviando una bordata, mentre alla mezz’ora Obinna calcia sull’esterno della rete. Al 32’, su cross tagliato di Maggio, Balotelli sbuccia il pallone davanti alla porta avversaria. Al 35’ nuova occasione per Parolo la cui conclusione a due passi dalla rete viene deviata dalla punta della scarpa di un avversario. Al 40’, mentre tutti aspettano la maledetta di Pirlo su calcio di punizione dal limite, Diamanti si esibisce nella sua classica mattonella colpendo la traversa. Al 42’, al quarto tentativo, Parolo calcia dal vertice sinistro dell’area nigeriana chiamando il portiere alla parata volante. A seguire Enyeama respinge due forti conclusioni di Diamanti. Il finale è un repertorio di assalti azzurri, senza esito. Si chiude con la certezza di possedere una coppia d’attacco di grandi prospettive, come quella formata da Giuseppe Rossi e Balotelli, e della necessità di avere in campo Andrea Pirlo per garantire i giusti equilibri. Ma anche con la preoccupazione per la difesa meno ermetica e l’impossibilità di effettuare ulteriori test-match prima delle convocazioni del 25 maggio 2014.