Biniam Girmay appare irresistibile in questa prima metà di Tour de France, soprattutto quando si arriva in volata.
L’eritreo dell’Intermarché-Wanty ha conquistato il suo terzo successo personale nella dodicesima tappa della Grande Boucle anticipando il belga Wout Van Aert (Team Visma | Lease a Bike) e il tedesco Pascal Ackermann (Israel-Premier Tech).
Una frazione che potrebbe costare caro a Primoz Roglic (Red Bull-Bora-Hansgrohe) che è caduto a una ventina di chilometri dal traguardo di Villeneuve-sur-Lot riportando diverse escoriazioni alla schiena.
Prima parte caratterizzata da una fuga composta dai francesi Anthony Turgis (TotalEnergies), Valentin Madouas e Quentin Pacher (Groupama – FDJ), oltre al norvegese Jonas Abrahamsen (Uno-X Mobility) che prendono quasi tre minuti di vantaggio complice anche una caduta a centro gruppo che coinvolge anche la maglia gialla Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), senza nessuna conseguenza.
Se lo scandinavo va a caccia di punti nei vari gran premi della montagna presenti lungo il terreno, dietro il gruppo controlla accelerando negli ultimi cinquanta chilometri e andando a riprende i battistrada quando mancavano poco meno di quaranta chilometri dall’arrivo di Villeneuve-sur-Lot.
A quel punto, sugli strappetti previsti nell’ultima fase della corsa, hanno preso il comando gli uomini di UAE Team Emirates, Ineos-Grenadiers e Alpecin-Deceuninck con l’obiettivo di tener davanti gli uomini di classifica e i velocisti procedendo a un ritmo sempre più elevato verso la linea d’arrivo.
La tensione in gruppo si fa però sentire a meno di una ventina di chilometri quando una caduta coinvolge il campione del mondo Mathieu Van der Poel (Alpecin-Deceuninc) e soprattutto Primoz Roglic (Red Bull-Bora-Hansgrohe), quarto nella generale e già scivolato il giorno precedente. Lo sloveno perde subito un minuto dal gruppo lanciato verso lo sprint facendo fatica anche a tenere le ruote dei compagni di squadra.
In volata è ancora una volta dominio di Biniam Girmay che, nonostante si ritrovi a recuperare dalle retrovie sul rettilineo conclusivo, supera Wout Van Aert allo sprint e rafforza la maglia verde lasciando il terzo posto a Pascal Ackermann.
Nessuna novità nelle parti alte della classifica generale con Tadej Pogacar che conserva la maglia gialla con 1’06” sul belga Remco Evenepoel (Soudal-Quick Step) e 1’14” sul danese Jonas Vingegaard (Team Visma | Lease a Bike), con il solo Roglic che perde circa due minuti allontanandosi dalle posizioni di rilievo.
In chiave italiana Giulio Ciccone (Lidl-Trek) è il migliore in decima posizione con 7’36” di ritardo dalla vetta.