In A salvi Sassuolo e Chievo

758

floro-flores-sassuoloLa serie A ha emesso quasi tutte le sue sentenze. Dopo lo scudetto in chiave aritmetica assegnato alla Juventus a tre giornate dal termine, arriva la certezza del quarto e quinto posto, rispettivamente appannaggio di Fiorentina e Inter che accedono alla Europa League, ma soprattutto si chiude il capitolo della corsa alla salvezza che premia Sassuolo e Chievo a danno di Bologna, Catania e Livorno, sicure di retrocedere a 90 minuti dalla fine del campionato. Per il terzo posto disponibile per i preliminari di Europa League restano in ballottaggio Torino e Parma, che pareggiano nel confronto diretto e tengono in gioco il Milan, sconfitto a Bergamo dall’Atalanta al 95’, e il Verona, che dopo essersi fatto raggiungere in extremis dalla Lazio nel turno precedente, replica pareggiando in casa con l’Udinese. In 70mila allo stadio Olimpico per la sfida tra la Roma di Rudi Garcia e la Juventus campione d’Italia, che vince con un gol al 49′ del secondo tempo segnato dall’ex Osvaldo. Una beffa per i giallorossi in una partita avviata sullo 0-0, risultato che avrebbe rispecchiato meglio quanto visto in campo. Tra pali bianconeri Storari, a difesa della rete giallorossa Skorupski, ma in campo ci sono i migliori e tutti i disponibili delle due squadre. E i due portieri sono protagonisti di ottimi interventi che contribuiscono a mantenere le reti inviolate fino al 93′. Nel primo tempo Totti vicino al gol con una bordata dalla distanza, poi Skorupsky respinge su Llorente, e al 29’, Gervinho, su lancio di Pjanic, arriva davanti a Strorari che si oppone alla conclusione ravvicinata. Al 44’ palo di Pogba. Nella ripresa Skorupsky si oppone a Lichtsteiner, mentre al 36’ si registra un doppio intervento di Storari su Nainggolan e Florenzi, subentrato a Destro. Chiellini potrebbe essere oggetto di prova televisiva per una gomitata rifilata a Pjanic, non vista dall’arbitro Russo. Ma intanto la Juve raggiunge quota 99 e si prepara a sfondare il muro dei 100 punti. Alla Roma resta l’abbraccio dei propri sostenitori e la soddisfazione per il ritorno in Champions League.

 

forbes

La Fiorentina va a vincere a Livorno con un gol di Cuadrado, che alza la posta del suo valore di mercato e si prepara a vivere da protagonista il campionato del mondo in Brasile con la sua Colombia. Ma la bella notizia in casa viola è il ritorno di Giuseppe Rossi, autore dell’assist per il gol decisivo. I labronici salutano la A restando sul gradino più basso della classifica. L’Inter piega la Lazio nella serata dell’addio al calcio di Javier Zanetti, sapendo di poter contare sull’estro di Kovacic e sulle doti realizzative di Palacio e Icardi, a cui si aggiunge la classe di Hernanes, a segno contro la sua ex squadra. Solo un’illusione per la squadra di Reja il gol in apertura del difensore Biava, che all’età di 37 anni dimostra una freschezza atletica non comune. Anche i biancocelesti sono fuori dalle competizioni continentali. Il Torino perde l’occasione per festeggiare la qualificazione all’Europa League facendosi raggiungere dal Parma, avversario diretto per questo traguardo. In vantaggio con Ciro Immobile (22 reti all’attivo), i granata sfiorano il raddoppio ma vengono raggiunti su azione seguente un calcio di rigore di Cassano, respinto da Patelli che nulla può sulla ribattuta di Biabiany. Espulso Lucarelli per fallo da ultimo uomo su Immobile, il cartellino rosso tocca anche il capocannoniere granata che rimedia la doppia ammonizione e saluta il campionato. Il Milan regala mediocrità tecnica e tattica sul campo di Bergamo al cospetto dell’Atalanta che onora fino in fondo il suo impegno, mettendo alle corde i rossoneri nel primo tempo e rimontandoli nella ripresa, dopo uno sfortunato autogol di Bellini, andando a segno su calcio di rigore con Denis e al 95’ con uno splendido tiro all’incrocio dei pali di Brienza. Per gli uomini di Seedorf ridotte al lumicino le speranze di agganciare il treno per l’Europa League. Il tecnico del Milan impiega 45’ a capire che Colantuono ha studiato una mossa per annichilire Honda e che Kakà non è in giornata. Si affida a El Shaarawy, che dimostra di essere tornato, mentre Balotelli si affida solo alle sue doti balistiche ma non basta per far girare la squadra. Il Napoli largheggia a Marassi piegando la Sampdoria con cinque reti all’attivo. A segno anche Hamsik che si sblocca dopo un lungo periodo di digiuno. A Verona la squadra di Mandorlini perde una ghiotta occasione per riproporsi in chiave europea, facendosi raggiungere dall’Udinese. Ma il gol di Totò Di Natale, piroetta e girata di destro, è un autentico capolavoro strappa applausi. In coda il Sassuolo rispetta il pronostico battendo il Genoa che vende cara la pelle, raggiungendo due volte gli emiliani prima di arrendersi. Floro Flores, ex di turno e autore di una doppietta, è il simbolo dell’impresa della squadra nero verde allenata da Di Francesco, richiamato in panchina dopo la parentesi non positiva di Malesani. Si salva anche il Chievo che vince a Cagliari con un colpo di testa di Dainelli. Si annullano a vicenda Bologna e Catania, con i siciliani che passano sul campo dei felsinei ma sono aritmeticamente fuori dai giochi. Se per la squadra di Ballardini si è trattato di un calo continuo nell’ultimo mese, il Catania si è svegliato troppo tardi.

Risultati 37a giornata: Verona-Udinese 2-2 Inter-Lazio 4-1 Atalanta-Milan 2-1 Bologna-Catania 1-2 Cagliari-Chievo 0-1 Livorno-Fiorentina 0-1 Sampdoria-Napoli 2-5 Sassuolo-Genoa 4-2 Torino-Parma 1-1 Roma Juventus 0-1

Classifica: Juventus 99 Roma 85 Napoli 75 Fiorentina 64 Inter 60 Torino 56 Parma 55 Milan Verona 54 Lazio 53 Atalanta 50 Sampdoria 44 Udinese 43 Genoa 41 Cagliari 39 Sassuolo 34 Chievo 33 Catania Bologna 29 Livorno 25