Brasile, Messico e nuvole

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neymar-brasile-mondiali2014Al mondiale di calcio c’è mancato poco che il Brasile subisse uno smacco dal Messico. E c’è mancato poco che Fabio Capello, al timone della corazzata russa, si facesse affondare dalla Corea del Sud. I verdeoro, che chiudono la seconda partita del proprio girone a reti bianche, si imbattono nella straordinaria forma del 29enne portiere Guillermo Ochoa (uno che gioca ad Ajaccio nella seconda divisione francese!), che salva la sua squadra dalla capitolazione su due tentativi ravvicinati e a colpo sicuro di Neymar e nel finale su colpo di testa di Thiago Silva da due metri respinto con istinto felino. La forza offensiva della squadra di Felipe Scolari continua a non convincere del tutto e il solo Neymar jr non sempre può risolvere le partite da solo. Alla fine il Brasile riuscirà a vincere e andare avanti ma la pratica della qualificazione dovrà essere portata a termine il 23 giugno contro il Camerun a Brasilia. I messicani giocano in modo pratico e intelligente, non commettono l’errore di chiudersi in difesa e, in mancanza di bomber di qualità, calciano prevalentemente dai 16 metri o da più lontano. Rasoiate che accarezzano i pali della porta di Julio Cesar e fanno venire i brividi alla torcida.

Quanto alla Russia, ultima squadra a fase il suo esordio a Brasile 2014, l’errore del suo portiere Akinfeev a metà ripresa su tiro dalla distanza di Keun Ho Lee determina il vantaggio dei sudcoreani, autori già di un ottimo primo tempo. Capello ricorre alla panchina inserendo Kerzhakov e Denisov al posto di Zhirkov e Glushakov. Scelta indovinata perché Kerzhakov pareggia risolvendo una mischia. Posto rimedio al peggio, la Russia si accontenta.

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