Mad Fabio avanza a Wimbledon

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fognini-9710518824Primo pomeriggio britannico e con la pioggia di risultati giunge anche quella metereologica, ospite fissa dell’All England Club. Tennis italiano che rispecchia l’andamento climatico, qualche raggio di sole alternato a preoccupanti scrosci. Detto dell’esordio senza problemi dei favoriti (Murray supera Goffin 6/1 6/4 7/5; Djokovic passeggia con Golubev 6/0 6/1 6/4) da segnalare come un piccolo record di certo da non ricordare, la 18esima sconfitta consecutiva al primo turno di un torneo dello Slam per Filippo Volandri (ultimo successo, Roland Garros 2007!), questa volta a festeggiare è il francese Roger-Vasselin (7/6 6/2 6/4). Nello scomodo “girone degli sconfitti” si accomoda anche Andreas Seppi che cede in cinque combattuti set (3/6 6/2 6/4 6/7 4/6) all’argentino Leonardo Mayer, dopo l’abituale (ahinoi!) inizio letargico, due set giocati quasi alla perfezione non bastano per guadagnarsi l’accesso al secondo turno.

Avanzano a braccetto invece Flavia Pennetta e Fabio Fognini, nuova coppia tricolore che non nasconde giuste ambizioni, ma se per la prima possiamo parlare di tranquilla routine (6/2 6/3 contro la Cepelova), il secondo merita un capitolo a parte. Dopo la primavera trascorsa sugli amati campi in terra rossa, la programmazione stagionale del ligure non ha previsto nessun torneo di preparazione sull’erba, per cui non ci si può stupire in caso di sofferenza al primo impatto agonistico con questa superficie. Da qui ad accettare quanto visto nei primi 2 set, ci passa una vita e forse più. Di fronte il qualificato statunitense Alex Kuznetsov, numero 148 del mondo, che passeggia letteralmente nei primi due parziali (2/6 1/6), trovandosi di fronte un’ombra! Orgoglio e classe rimettono le cose a posto o quasi (6/4 6/1), visto che nel quarto gioco del quinto e decisivo set, la versione Mr.Hyde torna a fare capolino, con una vergognosa sceneggiata, conseguente ad un meritatissimo penalty-point inflittogli dal giudice di sedia dopo l’ennesimo lancio di racchetta. Già nel mondo tennistico, questi spiacevoli fuori-programma sono censurabili, figuriamoci quanto vengono sciorinati nel “tempio pagano” di Wimbledon. Meglio per Fabio che la gente si ricordi delle sue partite più per i suoi colpi che per le sue performance da attore consumato. Fatto stà che alla ripresa del gioco, riesce a tornare in sè, recuperando il break subito e trascinando l’avversario fino all’8-7, momento ideale per piazzare il colpo definitivo. Sono trascorse 3 ore e 9 minuti, il secondo turno contro l’ennesimo qualificato (Tim Puetz, 218 del mondo) è guadagnato, ma che fatica! Nulla da fare ovviamente anche per Paolo Lorenzi che si “inchina” a re Roger Federer, con soli 5 game all’attivo (1/6 1/6 3/6).

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(commento di Luca Polesinanti)