Argentina über alles

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romeroArgentina über alles. La squadra del ct Sabella guadagna il diritto a disputare la finale del Mondiale 2014 imponendosi ai calci di rigore all’Olanda. Chiusi i 90 minuti regolamentari e i supplementari a reti bianche e con poche emozioni, Van Gaal rinuncia al giochino del portiere di riserva paratutto, mentre sull’altro fronte il portiere Romero, che nel campionato italiano veste la maglia della Sampdoria, compie un doppio miracolo e va in paradiso con la sua nazionale. Quella del Maracanà sarà una sfida euro-sudamericana, la terza finale tra Germania e Argentina con i tedeschi sconfitti in Messico nel 1986 e vittoriosi quattro anni dopo a Roma. Per Leo Messi l’occasione per suggellare la sua bacheca, ricca di titoli conquistati con il Barcellona e Palloni d’Oro. La Pulce è stata messa in condizione di non infierire dagli olandesi ma poi si è rivelata implacabile dagli undici metri nella sequenza terminata 4-2 dopo i tiri parati a Vlaar e Sneijder. Sotto tono Robben, che dopo il gol fallito nella finale contro la Spagna in Sudafrica nel 2010, manca il colpo del ko al 90’ quando Mascherano effettua nei suoi confronti un prodigioso intervento in tackle a due passi dalla porta di Romero. Destini incrociati. L’Olanda, che ha perso tre finali, deve accontentarsi della finalina contro il Brasile depresso e bastonato. L’Argentina, pur senza incantare e a piccoli passi, si prepara alla sfida più attesa inseguendo la terza Coppa del Mondo.

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