Dopo la prima trasferta vittoriosa a Cagliari, l’Atalanta torna a segnare lontano da Bergamo e arriva ad ottenere il doppio vantaggio a Marassi contro il Genoa, che riesce a recuperare e chiudere sul pari una partita bella e avvincente. Potevano essere tre punti preziosi per il cammino dei nerazzurri, che avrebbero messo sei lunghezze dal terz’ultimo posto. Colantuono deve accontentarsi, si fa per dire, di un punto pesante sul campo di una squadra capace di mettere ko Juventus e Milan, e può essere soddisfatto della prova dei suoi giocatori, tatticamente esemplari e capaci di tenere il ritmo a tratti forsennato della partita. Il risultato vale il +4 sulla zona retrocessione e rappresenta un buon inizio di anno, considerato che dal 2007 l’Atalanta uscita puntualmente sconfitta dal turno dell’Epifania.
Colantuono oppone al 3-4-3 di Gasperini il pratico e collaudato 4-4-1-1, con Zappacosta e D’Alessandro esterni di centrocampo dove Baselli fa coppia con Carmona, Bellini copre la fascia destra difensiva con Dramè sul fronto opposto e Standardo e Benalouane centrali davanti a Sportiello, mentre Moralez fa il trequartista alle spalle di Denis. L’avvio del Genoa, che schiera in attacco Matri contornato da Falque e Lestienne, è arrembante e procura ben tre occasioni nei primi sei minuti, la terza certamente clamoroso con Edenilson che, completamente solo davanti a Sportiello, colpisce di testa mandando il pallone oltre la traversa. L’ammonizione comminata a Burdisso e Roncaglia, due dei tre difensori genoani, non favorisce la manovra offensiva della squadra di Colantuono, costretta a contenere la pressione avversaria. Al 20’ Sportiello è pronto a bloccare un rasoterra forte e angolato di Matri. L’allenatore bergamasco inverte la posizione degli esterni trasferendo D’Alessandro sulla destra e Zappacosta a sinistra. E la mossa gli dà ragione. La spinta del Genoa non si allenta, ma alla prima azione offensiva, al 37’, l’Atalanta passa in vantaggio su lancio lungo in area di Baselli che favorisce l’inserimento di Zappacosta, bravo a controllare in corsa, eludere il tentativo di recupero di Edenilson e battere con un diagonale rasoterra il portiere Perin, il quale sfiora il pallone senza riuscire a trattenerlo. Primo gol in A per Zappacosta, under 21 azzurro, che accende la luce in casa atalantina. La risposta del Genoa in un tiro di Roncaglia neutralizzato da Sportiello. Al 40’ Denis prova a fare male e Perin blocca in due tempi la conclusone di sinistro del Tanque. Nel finale del primo tempo, disputato a ritmo elevato, l’Atalanta non corre altri rischi. E al 4’ del secondo tempo la squadra di Colantuono confeziona un contropiede esemplare condotto da Baselli che serve di precisione in area Moralez, implacabile contro Perin. Sembra fatta e invece dopo un minuto Matri entra in contrasto con Benalouane sulla linea dei 16 metri. L’attaccane viene agganciato, prima fuori area e poi dentro. L’arbitro decide per il penalty e ammonisce Benalouane che, diffidato, salta la gara successiva con il Chievo. Sul dischetto va Falque che insacca spiazzando Sportiello. Dopo 10’ della ripresa esce D’Alessandro, ammonito per una carica su Perin, ed entra Spinazzola con l’ordine di scattare negli spazi, mentre Gasperini richiama Roncaglia e inserisce Fetfatzidis, aumentando la trazione anteriore del Genoa. L’Atalanta deve mettercela tutta per tenere i genoani lontano dalla propria area di rigore, ma trova spazi per proporsi in avanti. Al quarto d’ora in fase di ripartenza Spinazzola arriva al limite dell’area, vede libero Moralez sul fronte opposto e lo serve, ma l’azione sfuma. Al 17’ ci riprova Zappacosta con un destro da18 metri ma Perin non si fa sorprendere. Al 23’,nel giro di trenta secondi, cambiano le sorti del match. Prima uno scambio tra Denis e Moralez, che si accentra e mira all’angolo destro di Perin, il cui intervento evita la capitolazione. Su capovolgimento di fronte un tiro di Lestienne tocca un difensore e s’impenna, Edenilson arriva prima di tutti e mette a centro area dove per Matri è facile accompagnare il pallone in rete e cogliere il pareggio. La gara resta viva, aperta e ad alta intensità. Gasperini non si accontenta e al 27’ fa esordire Tino Costa, attaccante mancino ex Valencia in arrivo dallo Spartak Mosca, che prende il posto di Bertolacci. Dopo tre minuti la sua prima conclusione tra le mani di Sportiello. Al 33’ finisce la gara di Denis, ancora una volta poco in luce, avvicendato da Rolando Bianchi. Al 35’ Migliaccio subentra a Baselli, autore di un’ottima prestazione, certamente la migliore della stagione. Al 38’ Antonelli cade in area ma l’arbitro lascia correre. L’ingresso di Kucka per Lestienne al 40’ non modifica l’assetto del Genoa. Al 42’ De Maio trattiene Bianchi al limite dell’area e provoca il conseguente calcio di punizione che Moralez prova a trasformare con un rasoterra a fil di palo che Perin intuisce e blocca. Tino Costa fa in tempo a prendere il cartellini giallo durante i sei minuti di recupero. Al 49’ rasoiata tagliente di Fetfatzidis e parata miracolosa di Sportiello, che salva il risultato.