La Juventus frena quando meno te lo aspetti, nel derby della Mole, concedendo al Torino di passare vent’anni dopo l’ultima volta. Il discorso relativo allo scudetto anticipato è solo rimandato. Se Pirlo inventa uno dei suoi magici calci di punizione, il cuore granata risponde a viso aperto capovolgendo il risultato allo scadere del primo tempo con una percussione dello scatenato Darmian e al 12’ della ripresa con l’ex Quagliarella. Va detto che per ben tre volte i pali salvano i granata e il portiere Padelli ci mette del suo per salvare la porta e battere i bianconeri, mantenendo accese le speranze per un posto in Europa League. Cugini diversi in terra di Milano. L’Inter si riscatta a spese della Roma nella cornice di San Siro, il Milan delude sotto ogni aspetto in Friuli facendosi dominare dall’Udinese di Stramaccioni che vince il suo derby personale con l’avvilito e arrabbiato Pippo Inzaghi. Nel caso dei nerazzurri, raggiunti da Nainggolan al 18’ della ripresa dopo il gol secco del vantaggio siglato da Hernanes con uno splendido tiro di precisione al quarto d’ora del primo tempo, il merito del successo da ascritto a Icardi che trova la giocata a 2’ dal termine mettendo in corsa la squadra di Mancini per un posto in Europa. Non ne approfitta la Lazio, che dopo essere passata in svantaggio con Klose, non va oltre il pareggio casalingo con il Chievo. Chi se ne avvantaggia è il Napoli, che al San Paolo travolge la Sampdoria (4-2) con doppietta di Higuain, gol di Gabbiadini favorito nella circostanza dalla deviazione di un difensore viola e da una clamorosa indecisione del portiere che si fa superare dal pallone, e infine sigillo di Insigne, che festeggia così nel migliore dei modi il ritorno in campo. Partenopei a -2 dalla zona Champions, occupata dalle due squadra capitoline. Blucerchiati a segno per primi con un’autorete di Albiol e ancora nel finale con Muriel ma a risultato ampiamente compromesso. Al Bentegodi Verona e Sassuolo danno spettacolo con successo degli scaligeri, a segno con Toni due volte e Gomez. Per gli emiliani autogol di Moras e Floro Flores per il Sassuolo. Momento sì della squadra di Mandorlini, che s’impone nonostante costretta a giocare in dieci dal 18’ del primo tempo per espulsione del portiere Rafael. Anche il Cagliari, affidato a Festa dopo le dimissioni di Zeman, rialza la testa e torna al terz’ultimo posto dominando la gara di Firenze e costringendo i viola a una pesante umiliazione. Alla doppietta di Cop risponde Gilardino alla mezz’ora della ripresa. Sardi pronti a castigare ancora di più la Fiorentina al 47’ della ripresa con uno splendido gol di Farias. Il Parma continua a onorare il campionato, ottenendo ancora una vittoria tra le mura di casa contro il Palermo. Decide Nocerino dagli 11 metri e con merito. Il Genoa travolge il Cesena con le percussioni di Bertolacci e Pavoletti e l’intermento del penalty trasformato da Perotti. L’Atalanta è costretta a inseguire l’Empoli che fa valere la sua ottima organizzazione di gioco, passando due volte in vantaggio. Nella prima circostanza Gomez risponde subito a Saponara prima dell’intervallo, poi va a segno Maccarone e Denis raddrizza il risultato al 48’ della ripresa prima di rendersi responsabile di un grave episodio nel dopopartita, quando negli spogliatoi colpisce con un pugno l’empolese Tonelli che lo avrebbe minacciato pesantemente. Un punto per la salvezza dell’Atalanta e incognita per le sorti di Denis, tra Digos e Procura Federale. Da ricordare anche le bombe carta piombate nella curva del Torino con dieci feriti. Non è confortante.
In classifica Juventus saldamente al comando con 73 punti, seguita da Lazio con 59, Roma 58 e Napoli 56. Più distanziate Sampdoria 50, Fiorentina 47, Genoa e Torino 44, Inter 45 e Milan 44. In coda, il Cesena a quota 23 viene scavalcato dal Cagliari di una lunghezza, mentre il Parma risale a 16 punti. A quota, occupata dall’Atalanta, c’è la salvezza.