L’Atalanta espugna la Sardegna Arena, portandosi a un solo punto dalla zona Champions, in condominio con le due squadre capitoline. Per incassare i tre punti basta un gol e a segnarlo non è il solito Zapata ma l’olandese Hateboer. Il merito della squadra di Gasperini è quello di sapere interpretare una partita sporca e insidiosa, mostrandosi concreta senza esporsi al contropiede che spesso ha fatto la fortuna dei sardi. Stavolta entra in gioco anche la dea bendata, ma dalla parte dei bergamaschi che nel recupero del secondo tempo e con un uomo in più vedono il pallone stamparsi sulla traversa. Risultato minimo salvo e beffa finale evitata, che avrebbe premiato solo il cuore, non certamente la qualità del Cagliari. E il ruolino di marcia dell’Atalanta, brava e risoluta a gestire il gioco e il possesso di palla, è secondo solo a quello di Juventus e Napoli.
Il Cagliari versione frangiflutti resiste solo un tempo alla forza d’urto dell’Atalanta. La cerniera difensiva di Maran chiude gli spazi nei primi 45’, rendendo sterile la supremazia di Gomez e compagni nel possesso palla. Se Cragno viene chiamato in causa soprattutto su palle inattive, Berisha risulta mai impegnato. Detto dell’infortunio al braccio di Birsa e l’avvicendamento con Joao Pedro, la situazione in campo a metà gara è quella dello stallo. Al rientro dagli spogliatoi la squadra di Gasperini appare subito determinata e trova il gol con Hateboer che schiaccia di testa in rete su cross lungo di Castagne, sovrastando Padoin, e firmando il quarto centro personale in campionato. La reazione del Cagliari è immediata, dopo 3’ con Pavoletti che tocca sul primo palo il pallone su cross basso di Joao Pedro ma non trova la porta, ben coperta da Berisha. Dopo altri 2’ i portiere atalantino è bravo a uscire su affondo di Faragò in area. Al quarto d’ora Gasperini sostituisce Gomez con Ilicic, per dare maggiore ampiezza alle geometrie offensive. Al 17’ ci sarebbe il raddoppio di Freuler, su tiro deviato che inganna Cragno, ma il giocatore riceve il pallone da Pasalic in fuorigioco. Al 20’ dentro Thereau per Cigarini . Al 27’ colpo di testa di Zapata che non impensierisce Cragno. Al 28’ esordio con la maglia cagliaritana del ventenne Luca Pellegrini, arrivato dalla Roma, che prende il posto di Padoin. L’Atalanta non permette ai sardi di avanzare e al 34’ Cragno deve respingere una botta di Pasalic. Al 36’ il portiere cagliaritano si allunga per smanacciare il pallone rasoterra calciato da Ilicic. Al 40’ Thereau deve abbandonare il campo per problemi fisici, lasciando la sua squadra in dieci. L’arbitro Valeri estrae il primo giallo del match nei confronti di Pasalic, autore di un duro intervento a centrocampo su Faragò. L’Atalanta è fortunata al 46’ quando Ceppitelli colpisce di testa su corner di Joao Pedro, mandando il pallone a stamparsi sulla traversa con Berisha praticamente battuto. Pericolo scampato e tempo residuo gestito senza altri sussulti. La squadra di Gasperini esce tra gli applausi degli irriducibili sostenitori giunti nell’isola, certamente più convinta di poter recitare un campionato da protagonista. E il tecnico parla di una prestazione convincente in una partita difficile, che denota la maturità raggiunta dal gruppo. Un buon viatico per continuare a tenere alta l’asticella.
CAGLIARI-ATALANTA 0-1
Cagliari (4-3-1-2): Cragno 6.5 Pisacane 6 Ceppitelli 6 Romagna 6 Padoin 5.5 (28’ st L. Pellegrini 5.5) Faragò 6 Cigarini 5.5 (20’ st Thereau 5) Deiola 5 Ionita 5 Birsa sv (14’ pt Joao Pedro 6) Pavoletti 5.5. A disposizione: Rafael, Aresti, Lykogiannis, Leverbe, Srna, Despodov. Allenatore: Maran
Atalanta (3-4-1-2): Berisha 6.5 Toloi 6.5 Djimsiti 6 Palomino 6.5 Hateboer 7 De Roon 6.5 Freuler 7 Castagne 6.5 Pasalic 6.5 Zapata 6 Gomez 6 (15’ st Ilicic 6.5). A disposizione: Gollini, Rossi, Mancini, Masiello, Reca, Gosens, Pessina, Barrow, Kulusevski, Piccoli. Allenatore: Gasperini
Arbitro: Valeri 6. Assistenti: Del Giovane e Marrazzo. IV Uomo: Marini. Var: Piccinini. Ass. Var: Vuoto
Marcatori: st 5’ Hateboer
Ammoniti: Pasalic, Berisha. Recupero: 2, 4